Notizie Indici e quotazioni Borse Europa terminano ancora in territorio positivo

Borse Europa terminano ancora in territorio positivo

13 Marzo 2024 17:46

Le principali borse europee archiviano la seduta odierna in territorio positivo, con il focus che rimane su dati macro e banche centrali.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 13 marzo 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,39% a 33.885,43 punti.

Acquisti anche sul Dax tedesco (+0,2%), sul Cac40 francese (+0,6%) e sull’Ibex35 spagnolo (+1,6%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, Azimut ed Eni.

Al contrario, i peggiori del listino sono Erg, A2a e Stmicroelectronics.

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Andamento Spread Btp / Bund

Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,58% e quello del Bund al 2,36%.

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Forex e Commodity

Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,094 e dollaro/yen stabile a 147,7 yen per dollaro.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent supera nuovamente la soglia di 83 dollari al barile, dopo i dati sulle scorte americane che evidenziano un calo delle riserve di greggio e benzina.

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Bitcoin tocca un nuovo massimo a 73.664 dollari.

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I dati sull’inflazione Usa

Giornata priva di appuntamenti macro rilevanti, con i soli dati sulla produzione industriale dell’eurozona (-3,2% a gennaio, -6,7% su base annua) e il Pil del Regno Unito, in ripresa a gennaio (+0,2%).

Dal punto di vista delle banche centrali, la Bce ha annunciato alcune modifiche all’assetto operativo per l’attuazione della politica monetaria, senza modificare il coefficiente di riserva obbligatoria e la remunerazione delle riserve che gli istituti devono detenere presso la Bce. Nel frattempo, il membro francese del Consiglio Direttivo, Villeroy, ha affermato che un taglio dei tassi è più probabile a giugno che ad aprile.

Nei prossimi giorni sono in calendario i dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio statunitensi, oltre alla fiducia dei consumatori.