Notizie Valute e materie prime Oro, i motivi a supporto del rally restano: ecco cosa dice il ‘quadro grafico’

Oro, i motivi a supporto del rally restano: ecco cosa dice il ‘quadro grafico’

8 Luglio 2020 11:17

Gli acquisti sull’oro continuano, con le quotazioni che si sono portate sui massimi dal 2011 (il future ha varcato la soglia psicologica dei 1.800 dollari l’oncia). “Sebbene gli investitori stiano ancora acquistando azioni, sembra che vogliano essere coperti in caso di correzione del mercato. Non sorprende dunque che il bene rifugio sicuro per eccellenza stia continuando il suo rally”, sottolinea Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades

Bisogna inoltre considerare che l’attuale scenario di forte incertezza, caratterizzato dalle preoccupazioni per la risalita dei nuovi contagi da Covid-19 megli Stati Uniti, aumenta la domanda per il Lingotto considerato il classico ‘bene rifugio’. Come sottolinea John Plassard, investment specialist del gruppo Mirabaud, con i casi di coronavirus che superano i 10 milioni e che sono in aumento, gli investitori guardano all’oro per proteggersi contro gli effetti di un ulteriore shutdown. La ripresa delle tensioni tra Washington e Pechino è poi un altro elemento a supporto.

Mirabaud, view “molto positiva” sull’oro
Secondo l’esperto di Mirabaud, che conferma una “view molto positiva” sul metallo giallo, sono emersi nuovi elementi che spingono il trend positivo del metallo giallo. Il primo è il “fattore contrarian”. Gli investitori professionali, a differenza di quelli retail, stanno attualmente scommettendo contro il metallo giallo, considerato che l’interesse nel breve termine è superiore al 50%. Un altro fattore è quello relativo alla protezione contro il rischio di ribassi. Non si può negare che i mercati siano saliti troppo rapidamente dopo essere scesi, altrettanto rapidamente. “Ci sono molti argomenti a favore del consolidamento dell’oro, soprattutto perché i timori di una nuova ondata di coronavirus stanno crescendo, così come le tensioni sino-americane e le chances di vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali americane”, spiega John Plassard, secondo cui questo dovrebbe continuare a spingere gli investitori verso asset considerati “sicuri”. E l’oro è uno di questi.

Se si osserva la reazione dell’oro durante le fasi ribassiste dei mercati, si nota che il metallo giallo performa sempre meglio rispetto al mercato azionario, è stato così nel 1987, nel 1998, nel 2000, nel 2007 e ancora oggi. Sebbene le condizioni economiche possano variare da una recessione all’altra, storicamente è più probabile che l’oro riporti buone performance durante una recessione economica.

Acquisti record da parte degli ETF nel primo semestre
Commentando i recenti rialzi dell’oro, gli strategist di Mps Capital Services ricordano gli acquisti record da parte degli ETF nel primo semestre. Secondo i dati del WGC nei primi sei mesi l’afflusso netto sugli ETF è stato a livelli record (circa 747 tonnellate). Si tratta di un ammontare che potrebbe assorbire il 45% della produzione mondiale del primo semestre

Il punto tecnico (a cura dell’ufficio studi di Borse.it)

L’oro mantiene un quadro grafico positivo e, dopo una fase durata quasi tre mesi di consolidamento nella fascia di prezzo compresa tra il supporto a 1.672 dollari e la resistenza a 1.747 dollari, ha infranto la resistenza andando a testare i 1.800 dollari. Un primo target importante per il prezioso, ma che non sembra essere quello finale nel medio termine. Infatti, visto la larghezza del canale laterale (fase di consolidamento), il target minimo per l’oro dovrebbe essere 1.830-1.840 dollari. Da qui poi molto dipenderà come detto dall’evoluzione del contesto di mercato. Al ribasso invece il primo supporto importante è a 1.747 dollari. Il break aprirebbe verso 1.700 e 1.672 dollari.