Notizie Notizie Italia Ferragamo e Prada promosse da Goldman Sachs: ecco le stime per il settore lusso in Europa

Ferragamo e Prada promosse da Goldman Sachs: ecco le stime per il settore lusso in Europa

25 Settembre 2020 13:07

Sebbene l’attuale scenario resti sfidante per il mondo del lusso, in particolare per l’assenza dei consumi legati ai viaggi (30% delle vendite nel 2019), lo slancio è stato migliore delle attese, trainato dagli acquisti domestici soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Lo scrivono gli esperti di Goldman Sachs che oggi si sono soffermati sul settore del lusso, stimando una flessione delle vendite del 25% nel 2020 (segnalata in precedenza a -30%), pur indicando una sovraperformance per i grandi marchi europei che dominano la scena mondiale (Louis Vuitton, Dior, Gucci, Hermès, Cartier). Per l’anno prossimo gli esperti della banca d’affari Usa continuano a prevedere una crescita del settore del 15%. Goldman Sachs si sofferma, poi, sull’e-commerce. “Ci attendiamo che la quota di vendite di lusso effettuate online possa quasi raddoppiare quest’anno al 22% a causa del Covid-19.

Salvatore Ferragamo incassa la promozione di Goldman Sachs. Nel suo odierno report dedicato al comparto del lusso in Europa, il broker americano ha portato il giudizio sulla maison fiorentina a Buy (acquistare) dal precedente Neutral con target price a 14,8 euro. Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, indica Goldman Sachs, la crescita di Ferragamo è stata più debole rispetto ai concorrenti, suggerendo un ulteriore spazio di miglioramento. Non solo. “Stiamo iniziando a vedere segni di cambiamento con un maggior focus su nuovi prodotti e comunicazione”, spiegano nel report. La promozione sostiene il titolo Ferragamo che oggi, in una seduta intonata al ribasso a Piazza Affari, sale quasi l’1% scambiando in area 12,15 euro. Promozione anche per Prada, che ha visto il rating passare da sell a neutral. Secondo la view degli esperti della banca Usa “Prada è ben posizionata in un settore che mostra un forte appetito per la spesa discrezionale di fascia alta tra i consumatori”.

I numeri di Ferragamo e le recenti performance in Asia

Nelle scorse settimane il mercato si è soffermato sui conti di Ferragamo, e in particolar modo sulle confortanti indicazioni relative all’aggiornamento sulle vendite dei mesi estivi in crescita in Cina. Il gruppo ha infatti segnalato che l’andamento delle vendite nei mesi di luglio e agosto ha mostrato una decisa crescita in Cina, Corea e nel canale digitale rispetto al 2019.

Quanto ai numeri del primo semestre 2020, Ferragamo ha registrato ricavi consolidati pari a 377 milioni di euro, in calo del 46,6% a tassi di cambio correnti (-46,9% a cambi costanti) rispetto ai 705 milioni registrati nel primo semestre 2019. I ricavi del secondo trimestre 2020 hanno registrato un calo del 60,1% a tassi di cambio correnti (-59,4% a cambi costanti). “Tale significativo calo del fatturato è stato determinato dal diffondersi della pandemia dovuta al nuovo coronavirus e le conseguenti decisioni prese dai vari Stati in materia di blocchi delle attività commerciali e divieti e limitazioni del traffico internazionale – segnala il gruppo del lusso toscano -. Tali decisioni hanno comportato la chiusura della maggior parte della rete distributiva del gruppo negli stessi paesi e una significativa diminuzione dei flussi di traffico nella restante parte, durante il periodo in oggetto”. Nel periodo in esame l’Ebitda è diminuito del 83,9%, passando dai 184 milioni dei primi sei mesi dell’esercizio 2019, a 30 milioni, mentre l’Ebit è stato negativo per 74 milioni contro i 94 milioni positivi registrati nel primo semestre 2019.