Notizie Notizie Italia Credit Agricole guarda all’Italia, Banco BPM e Creval tra i papabili

Credit Agricole guarda all’Italia, Banco BPM e Creval tra i papabili

24 Settembre 2020 17:54

Banche protagoniste in positivo oggi a Piazza Affari. Dopo le difficoltà delle ultime settimane, le banche hanno trovato sponda nel riemergere di voci di M&A. In particolare, Banco BPM sotto i riflettori con un balzo del 5,8% a 1,34 euro. Ancora meglio fuori dal Ftse Mib ha fato Creval con +11,6%. 

Stando a quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, Credit Agricole ha discusso di banche di piccole e medie dimensioni in Italia e tra i potenziali obiettivi ci sarebbero Banco BPM e Credito Valtellinese (CreVal). Sempre secondo le fonti riportate dall’agenzia stampa statunitense, il Credit Agricole ha esaminato le opportunità in Italia dall’inizio di quest’anno, ma queste considerazioni erano state sospese poiché la pandemia di Covid. Non ci sarebbero stati ancora colloqui formali. 

Rialzo di oltre 2 punti percentuali per Unicredit. Molto bene anche Bper (+5,31%) che stando alle ultime indicazioni stampa si appresta a dare il via all’aumento di capitale legato all’acquisto di 532 sportelli Ubi da Intesa Sanpaolo. Il Sole 24 Ore riporta che a metà della prossima settimana si dovrebbe tenere un cda straordinario della banca emiliana per fissare i termini dell’aumento di capitale con possibile via all’operazione in data 5 ottobre. L’ammontare dovrebbe essere in area 800 mln di euro come indicato dal management a margine dei conti del 2° trimestre.

Ftse Mib non segue rally banche, nuova seduta no per Saipem ed ENI

Il Ftse Mib ha chiuso a -0,12% a 18.906 punti. Gli investitori continuano a guardare con timore all’evoluzione del Covid che ha portato in Europa ad alcune chiusure soft (Francia e UK). Oltreoceano si confermano nervosi gli indici Usa che avevano tentato un allungo, poi rientrato, in scia al sorprendente dato sulle vendite di nuove case negli Usa (+4,8% ad agosto e per la prima volta dal 2006 sopra quota 1 milione di unità).

Tra i peggiori di oggi si segnalano invece i titoli energetici con -4,4% circa per Saipem che consolida il suo primato di peggiori titolo Ytd del Ftse Mib con oltre -67%. Calo dell’1,67% oggi per ENI che allunga sotto quota 7 euro. In un report pubblicato da Rystad (società indipendente di analisi industriale nel settore oil&gas), si indicano circa $111 mld di controvalore di dismissioni da parte di BP, Chevron, ConocoPhillips, ENI, Equinor, Exxon, Shell, Total. L’attuale situazione di mercato non permetterebbe alle società di avere grandi spazi di manovra in bilancio per le acquisizioni. Un modo alternativo, secondo Rystad, per uscire da alcuni paesi e crescere in altri potrebbe essere quello di utilizzare gli swap. Nel dettaglio BP potrebbe scambiare la sua posizione in Algeria con le partecipazioni Eni in Australia. Poiché il portafoglio algerino di BP ha un valore di circa $ 320 mln e il portafoglio australiano di Eni a circa $ 466 mln (secondo la valutazione di Rystad), le società dovrebbero trovare una componente compensativa per pareggiare lo scambio.