Notizie Notizie Italia Banche provano rimbalzo, pressioni al ribasso su Eni e altri titoli oil del Ftse Mib

Banche provano rimbalzo, pressioni al ribasso su Eni e altri titoli oil del Ftse Mib

24 Settembre 2020 09:46

Il nuovo sell-off sui titoli tecnologici a Wall Street condiziona l’umore di Piazza Affari che comunque contiene le perdite. Ieri sera il Nasdaq è sceso di oltre 3 punti percentuali. Sui mercati pesano i rinnovati timori per la crescita economica in scia alle restrizioni introdotte in Francia e Gran Bretagna, per cercare di arginare i contagi. Ieri intanto il vicepresidente della Fed Richard Clarida ha affermato che l’economia statunitense rimane in un “buco profondo” di disoccupazione e debole domanda.

Gli investitori guardano preoccupati anche alle nuove tensioni geopolitiche esplose tra Seoul e Pyongyang. Il ministro della difesa sudcoreano ha confermato che la Corea del Nord ha ucciso un funzionario sudcoreano di cui si erano perse le tracce all’inizio di questa settimana. Secondo quanto comunicato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, l’uccisione del cittadino sudcoreano sarebbe la prima, per mano di Pyongyang, dal 2008. Immediata la reazione sui mercati, con i listini asiatici che si muovono in territorio negativo. La Borsa di Seoul cede oltre il 2%, Shanghai fa -1,46%, Hong Kong -1,78%. Tokyo ha chiuso con un ribasso dell’1,11% e Sidney con un -1%.

Ftse Mib cauto, male i titoli oil

Il Ftse Mib segna un calo dello 0,37% a 18.859 punti, in recupero rispetto ai cali di oltre l’1% segnati in avvio. Tra i peggiori in avvio si segnalano i titoli energetici con -3% circa per Saipem e Tenaris che in avvio sono state anche brevemente sospese al ribasso.

Calo dell’1,2% per ENI che allunga sotto quota 7 euro. In un report pubblicato da Rystad (società indipendente di analisi industriale nel settore oil&gas), si indicano circa $111 mld di controvalore di dismissioni da parte di BP, Chevron, ConocoPhillips, ENI, Equinor, Exxon, Shell, Total. L’attuale situazione di mercato non permetterebbe alle società di avere grandi spazi di manovra in bilancio per le acquisizioni. Un modo alternativo, secondo Rystad, per uscire da alcuni paesi e crescere in altri potrebbe essere quello di utilizzare gli swap. Nel dettaglio BP potrebbe scambiare la sua posizione in Algeria con le partecipazioni Eni in Australia. Poiché il portafoglio algerino di BP ha un valore di circa $ 320 mln e il portafoglio australiano di Eni a circa $ 466 mln (secondo la valutazione di Rystad), le società dovrebbero trovare una componente compensativa per pareggiare lo scambio.

Banco BPM guida risalita delle banche 

Tra le banche, che sono state il settore più penalizzato nelle ultime sedute, tenta la risalita Banco BPM con +3% sopra area 1,30 euro. Rialzo di oltre 1 punto percentuale per Unicredit. In ascesa anche Bper (+0,58%) che stando alle ultime indicazioni stampa si appresta a dare il via all’aumento di capitale legato all’acquisto di 532 sportelli Ubi da Intesa Sanpaolo. Il Sole 24 Ore riporta che a metà settimana prossima si dovrebbe tenere un cda straordinario della banca emeliana per fissare i termini dell’umento di capitale con possibile via all’operazione in data 5 ottobre. L’ammontare dovrebbe essere in area 800 mln di euro come indicato dal management a margine dei conti del 2° trimestre.

 

Parte il trittico aste di fine mese 

Parte oggi il consueto trittico di aste di fine mese con l’asta Ctz da massimi 3,75 mld (range 3,25-3,75 mld) con anche Btpei a 10 anni per 500-750 mln. Venerdì toccherà all’asta Bot a sei mesi da 7 mld, mentre settimana prossima si chiuderà con i consueti Btp a media-lunga scadenza (5 e 10 anni) che potrebbero riservare tassi di allocazione ai nuovi minimi storici. 

Ieri il rendimento del Btp trentennale ha toccato un nuovo minimo storico all’1,75% continuando a cavalcare l’onda lunga dell’esito del voto alle Regionali. Il tasso del Btp a 10 anni è sceso allo 0,83%, il livello più basso da ottobre 2019.