Notizie Dati Macroeconomici Zona Euro: inflazione attesa in risalita, ma supereuro minaccia i prezzi

Zona Euro: inflazione attesa in risalita, ma supereuro minaccia i prezzi

30 Agosto 2017 16:24

La risalita di energetici e alimentari spinge al rialzo l’inflazione tedesca. Stando alle indicazioni preliminari arrivate nel corso della mattina, ad agosto l’inflazione tedesca ha segnato un balzo dall’1,5 all’1,8 per cento. Battute le attese degli analisti, ferme all’1,7%. Su base annua, i prodotti energetici hanno segnato un +2,3% mentre quelli alimentari sono saliti di 3 punti percentuali.

“I dati preliminari relativi l’inflazione tedesca sono risultati più elevati delle nostre stime e del consenso”, riporta una nota elaborata dagli analisti di Barclays. Si tratta di un risultato che andrà inevitabilmente ad influenzare il dato relativo Eurolandia, la cui diffusione è prevista per domani.

Gli esperti del colosso britannico hanno confermato la view all’1,5%, 10 punti base al di sopra delle stime e 20 sul risultato di luglio. Sul dato “core”, quello calcolato al netto delle componenti più volatili, la stima è in linea con il consenso e fissata all’1,2%.

Anche alla luce del dato sul sentiment economico, salito nel mese corrente ai massimi da 10 anni a 111,9 punti, è inevitabile che la fronda dei falchi tornerà a fare la voce grossa in occasione del prossimo meeting della Banca Centrale Europea, in calendario il prossimo 7 settembre.

A favore di una conferma dello status quo c’è il forte apprezzamento dell’euro, salito da inizio anno del 14% rispetto al biglietto verde e del 6-8% rispetto a yen, yuan e sterlina. Nei prossimi giorni sarà fondamentale capire fino a che livello il chairman Draghi sopporterà il rafforzamento dell’euro. “Crediamo che il forte apprezzamento registrato negli ultimi mesi potrebbe aver spinto l’euro molto vicino, o forse oltre, questa soglia”, rilevano gli analisti del Credit Agricole.

Anche perché, “l’apprezzamento della moneta e l’effetto deflattivo legato alle quotazioni del petrolio, rappresentano un importante rischio ribassista per l’outlook inflattivo di Eurolandia nei prossimi 6-12 mesi”.

Di conseguenza, la stima è per un approccio “vago e non compromettente” o addirittura per “un palese rinvio” di qualsiasi annuncio di una riduzione degli stimoli monetari.