Notizie Notizie Italia Titoli del giorno a Piazza Affari: nel radar Tim, sotto lente Iveco. Giù Azimut

Titoli del giorno a Piazza Affari: nel radar Tim, sotto lente Iveco. Giù Azimut

8 Marzo 2024 11:29

Ancora una partenza caratterizzata da una certa dose di incertezza tra i principali listini europei (Piazza Affari compresa). Archiviata ieri la riunione della Banca centrale europea (Bce), che ha mantenuto i tassi fermi e rivisto al ribasso le stime sull’inflazione e quelle di crescita, aprendo la porta a un primo taglio potrebbe arrivare nel meeting di giugno, si concentra oggi su alcuni dati. In particolare, quelli in arrivo nel pomeriggio italiano dagli Stati Uniti, con l’aggiornamento mensile sui dati sul mercato del lavoro Usa per il mese di aprile.

A Piazza Affari il Ftse Mib si muove sulla linea della parità a quota 33.427,38 punti. Tra i singoli titoli non si perde d’occhio Telecom Italia, protagonista ieri di un vero e proprio crolla (-23,8% in chiusura) del giorno del Capital Market Day 2024  durante il quale il management guidato da Pietro Labriola ha illustrato al mercato le linee guida del nuovo piano “Free to run”.

Tra le big del Ftse Mib sotto la lente anche Iveco Group e Saipem che continua a correre. Azimut invece si posiziona tra i peggiori del listino.

Tim rimbalza dopo tracollo

A Piazza Affari va in scena questa mattina il rimbalzo di Tim dopo il tracollo della vigilia. Ieri il titolo è stato bersagliato dalle vendite (soprattutto nel pomeriggio) e ha chiuso gli scambi con un sonoro -23,8%, mentre stamattina sta guadagnando terreno e in questo momento rimbalza di quasi il 4% e si muove in area 0,22 euro.

All’indomani della presentazione ufficiale del nuovo piano al 2026, il primo senza la Rete, il mercato si è mostrato scettico di fronte all’outlook sul debito. Dalle indicazioni arrivate mercoledì a mercati chiusi dal piano al 2026, la società indicava una riduzione dell’indebitamento di gruppo, con un rapporto Debito/Ebitda After Lease in calo a 1,6-1,7 volte rispetto a 3,8 volte dei pro-forma al 20233.

Un profilo di debito iniziale e di deleverage inferiore alle attese, che ci porta a ridurre il target a 0,35 da 0,40 euro“, segnalano gli analisti di Equita sottolineando che “rispetto alle nostre stime, l’elemento negativo di gran lunga prevalente è legato agli oneri finanziari che rimangono alti a piano anche nel 2026 (stimiamo 700 milioni contro i 400 milioni attesi) per la complessità di ottimizzare la nuova struttura di capitale (e pensiamo per una certa prudenza)”.

Iveco corre con i rumors su Idv

A parte la storia Tim, anche Iveco si mette in evidenza oggi. Il titolo si posiziona in vetta al listino principale, forte di un rialzo di quasi il 6%. A trainare Iveco in Borsa alcune indiscrezioni riportate da “Il Sole 24 Ore”, secondo cui Leonardo starebbe valutando l’idea di acquisire da Iveco la controllata Iveco Defence Vehicles (Idv). Si tratta della società che produce veicoli blindati, multiruolo, tattici e logistici per la difesa e protezione civile. “Non ci sono conferme né commenti ufficiali sull’ipotesi di acquisizione, che avrebbe un valore dell’ordine di 750 milioni di euro“, si legge sul quotidiano finanziario.

Una potenziale cessione di Idv, che in passato la società ha già detto di non voler prendere in considerazione, che potrebbe però tornare nel corso del Capital Market Day 2024 in calendario il prossimo 14 marzo. “Ci aspettiamo che nella presentazione del business plan del 14 marzo venga data visibilità a questo business di cui oggi sappiamo solo che rientra nella divisione specialty dei veicoli commerciali che nel complesso genera un fatturato di oltre un miliardo. Tuttavia, non escludiamo che il deal possa essere in discussione”, commentano da Equita.

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Azimut ancora in rosso

Ancora una seduta in rosso per Azimut che ieri ha annunciato i conti 2023 e il dividendo. Il titolo del big di Piazza Affari del risparmio gestito scivola di quasi il 7%, dopo il rosso di quasi il 6% registrato ieri. Secondo alcuni operatori, a non convincere pienamente il mercato sarebbe stata la distribuzione del dividendo per il 2023.

Sul capitolo cedola, ieri il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha indicato che il consiglio di amministrazione di Azimut Holding ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci (prevista per il 24 aprile 2024), la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1,40 euro per azione al lordo delle ritenute di legge (pari ad un dividend yield del 5,1% ai prezzi attuali). Con una precisazione: il dividendo sarà pagato per 1 euro in contanti e per il resto in azioni proprie. Lo scorso anno il dividendo, che era stato pari a 1,3 euro, era stato totalmente in contanti.

Per quanto riguarda i conti 2023, Azimut ha registrato un utile operativo che è cresciuto del 7% a 587 milioni di euro dai 551 milioni nel 2022, con il margine operativo si è attestato al 45% grazie allo sviluppo dei ricavi totali superiore ai costi. L’utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, è invece stato pari a 454 milioni nel 2023 contro i 402 milioni nel 2022, in aumento del 13%, mentre i ricavi sono saliti a quota 1.312 milioni rispetto ai 1.290 milioni nel 2022).

A livello di raccolta netta è stata pari nel 2023 a 6,9 miliardi, di cui 3,2 miliardi (46%) sono stati raccolti in prodotti di risparmio gestito. Al 31 dicembre 2023, le masse totali hanno raggiunto 90,8 miliardi dai 78,9 miliardi del 2022, segnando un aumento del 15% rispetto al 2022 e con un’incidenza del business internazionale del 47%. Il patrimonio totale medio 2023 è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.