Notizie Indici e quotazioni Revisione indici: Brunello Cucinelli nel Ftse Mib, fuori Cnh

Revisione indici: Brunello Cucinelli nel Ftse Mib, fuori Cnh

Pubblicato 30 Novembre 2023 Aggiornato 4 Dicembre 2023 11:04

Il comitato tecnico di Ftse Italia Index Series ha annunciato la revisione degli indici di riferimento di Piazza Affari, l’ultima di quest’anno, che diventerà efficace dal prossimo 18 dicembre. Per quanto riguarda il Ftse Mib, il paniere principale della borsa di Milano, è ufficiale l’ingresso di Brunello Cucinelli, con la contestuale esclusione di Cnh. Ecco tutti i dettagli.

L’aggiornamento trimestrale degli indici

Per quanto riguarda il Ftse Mib, l’indice delle 40 società più importanti di Piazza Affari, è stata confermata l’entrata di Brunello Cucinelli, l’azienda di moda che già nell’ultimo aggiornamento di fine agosto (divenuto efficace il 15 settembre) figurava nella lista di riserva insieme a Buzzi, Reply e Saras. In quell’occasione non ci sono state variazioni nel Ftse Mib.

Il titolo della casa di moda prenderà il posto di Cnh Industrial, che ha già annunciato il delisting da Piazza Affari a fine anno. L’estromissione dalla borsa di Milano diverrà efficace il 2 gennaio 2024, ma nel frattempo la società di macchine agricole non farà più parte del paniere principale dell’Euronext Milan. Ricordiamo che Cnh rimarrà quotata soltanto alla borsa di New York.

La lista di riserva comprende ora Banca Popolare di Sondrio, Buzzi, Reply e Saras.

Revisione indici: come funziona

La serie FTSE Italia fornisce agli investitori un insieme ampio e completo di indici ponderati per la capitalizzazione, che misurano l’andamento delle società italiane quotate sui mercati MTA e MIV di Borsa Italiana. Gli indici sono stati creati per essere usati come benchmark e per la creazione di derivati, ETF, fondi passivi e prodotti strutturati.

La revisione trimestrale delle azioni che compongono ciascun indice ha luogo a marzo, giugno, settembre e dicembre di ogni anno. I cambiamenti diventano efficaci in seguito alla chiusura delle negoziazioni del terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre.

Il Ftse Mib, formato dalle 40 azioni con maggior liquidità e capitalizzazione del mercato italiano, pesa circa per l’80% della capitalizzazione di mercato di Piazza Affari. Ogni azione può avere un’incidenza massima del 15% e le azioni con un flottante minore o uguale al 5% sono escluse

I requisiti per l’ingresso nel Ftse Italia Star

Come accennato sopra, anche l’ingresso nell’indice Ftse Italia Star prevede dei requisiti molto stringenti in termini di governance, trasparenza e liquidità.

Nello specifico, il flottante deve essere almeno pari al 35% e l’azienda deve presentare almeno tre bilanci certificati redatti secondo i principi contabili internazionali. La capitalizzazione di mercato deve essere compresa tra 40 milioni e un miliardo di euro e la società deve necessariamente avere un numero fissato di consiglieri indipendenti, un comitato per il controllo e i rischi, un comitato per la remunerazione e incentivi al top management.

L’azienda deve inoltre presentare obbligatoriamente i risultati annuali  (entro 90 giorni dalla chiusura) e semestrali (entro 75 giorni), oltre ai resoconti intermedi di gestione del primo e del terzo trimestre entro 45 giorni.

I movimenti tra gli indici Pir

La revisione può prevedere anche eventuali cambiamenti relativi agli indici Pir. I Piani Individuali di Risparmio (Pir) sono stati introdotti nel 2016 per incentivare gli investimenti in PMI italiane non appartenenti al settore immobiliare attraverso agevolazioni fiscali ad hoc.

Gli investitori privati possono allocare in un conto PIR (gestito da banche, Sim, gestori di fondi comuni, assicurazioni) fino a 30mila euro all’anno, fino a un massimo di 150mila. Dopo cinque anni, gli importi investiti possono essere ritirati in piena esenzione dalla tassazione delle rendite finanziarie e delle plusvalenze. I conti PIR sono inoltre esclusi dalla tassazione sulle successioni.

Lanciati nel maggio 2017, gli indici FTSE Italia PIR sono stati disegnati con riferimento ai requisiti di diversificazione del portafoglio previsti dalla disciplina sui PIR.