Notizie Notizie Italia Mps, titolo mette il turbo: +13% nel Day After trimestrale

Mps, titolo mette il turbo: +13% nel Day After trimestrale

9 Febbraio 2023 16:11

Mps: la reazione del titolo ai conti del quarto trimestre e dell’intero 2022, così come all’ottimismo rimarcato dal ceo Luigi Lovaglio, è a scoppio ritardato. Le quotazioni del Monte dei Paschi di Siena, che ieri non hanno brindato ai numeri diffusi prima dell’inizio della sessione di Piazza Affari, oggi mettono il turbo, scattando di oltre il 13%, sulla scia dei commenti degli analisti, che hanno guardato con favore ai numeri della banca senese.

Il titolo si conferma in rally dall’inizio dell’anno di ben +27%.

I buy sul Monte di Stato – così chiamato in quanto l’azionista di maggioranza è proprio lo Stato, il Tesoro, con una quota del 64% circa – si sono visti, di fatto, fin dai primi giorni del 2023:

una vera e propria febbre, dimostrata dai guadagni a doppia cifra delle azioni, scatenati dalle dichiarazioni del numero uno Luigi Lovaglio, che ha riacceso a partire dall’inizio dell’anno nuovo le speculazioni su Mps protagonista del risiko bancario : ovvero su una operazione di M&A con un’altra banca che possa sancire finalmente l’uscita del Tesoro-Mef dal capitale di Rocca Salimbeni.

Va detto che proprio da due banche viste come potenziali candidate a vestire i panni del cavaliere bianco è arrivato negli ultimi giorni un chiaro no alla prospettiva di convolare a nozze con l’istiuto senese: chi ha detto di essere troppo grande, chi troppo piccola.

E’ vero che nelle ultime settimane sono circolate indiscrezioni sulla possibilità che il Mef primo azionista del Monte ritenti la carta UniCredit.

Ma è pur vero che lo stesso AD Andrea Orcel, nel presentare i conti di Piazza Gae Aulenti, non ha fatto nulla non ha fatto nulla per confermare i rumor.

Fiducia in Mps dal ceo Lovaglio: “banca uscita da periodo oscuro”

Luigi Lovaglio ha continuato a mostrarsi più che fiducioso sul futuro della banca, tanto che ieri, nelle conference call seguite alla pubblicazione della trimestrale, prima in quella con le agenzie di stampa, poi in quella con gli analisti, a mala pena è riuscito a nascondere il proprio entusiasmo, presentando un outlook che è evidentemente è stato digerito bene dal mercato soltanto nella sessione odierna.

Mps ha concluso il quarto trimestre del 2022 con un utile netto di 156 milioni di euro, praticamente il doppio rispetto ai 75 milioni di euro che erano stati stimati dagli analisti interpellati dalla banca, stando a quanto riporta un articolo di Reuters. Così Lovaglio nel commentare i numeri.

Mai mi sarei aspettato dopo solo sette mesi dall’avvio del nuovo piano di trovarmi oggi a presentare un utile di 156 milioni nel quarto trimestre, un Cost-income al 60%, già in linea con il target di piano al 2024, e un indice di solidità patrimoniale al 15,6%”.

Il ceo ha definito i conti “un punto di svolta” nel percorso del piano della banca, dicendo di prevedere anche che Mps, nel corso del 2023, sarà vicina al target di utili di 700 milioni.

Ancora, nel corso della conference call con gli analisti, Lovaglio ha sottolineato che “Mps è fondamentalmente uscita da un periodo oscuro”, fattore che “dovrebbe spianare la strada per qualsiasi operazione la banca dovesse intraprendere in futuro”.

“Adesso la banca è nelle posizione ideale da tutti i punti di vista. Io ho una visione chiara e siamo impegnati a raggiungere i nostri obiettivi, vogliamo procedere il più rapidamente possibile. Dopo anni difficili di navigazione, oggi siamo certi di raggiungere un porto sicuro“.

Tornando al bilancio, i ricavi di Mps sono ammontati nell’intero anno 2022 a 3,088 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto al margine di interesse, che ha beneficiato del rialzo dei tassi e dell’attività commerciale.

La banca senese guidata dall’AD Luigi Lovaglio ha messo in evidenza che il positivo andamento del margine di interesse ha più che compensato la flessione delle commissioni nette e la dinamica degli altri ricavi, condizionata da effetti una tantum“.

Per quanto concerne il quarto trimestre del 2022, i ricavi di Mps sono saliti del 15,6% rispetto al trimestre precedente, grazie all’incremento del margine di intermediazione primario (+14,3%), sulla scia della crescita del margine di interesse (+31,4%), che ha più che assorbito il calo delle commissioni nette (-5,6%).

In crescita rispetto al trimestre precedente anche gli altri ricavi della gestione finanziaria, per effetto del maggior contributo del risultato della negoziazione.

Il commento di Equita SIM sui conti di Mps

Equita SIM ha dato la sua interpretazione ai conti di Mps, focalizzandosi tra le altre cose su quel parametro che sta incidendo non poco sui risultati delle banche italiane: il margine di interesse, che sta più che beneficiando dell’effetto dei rialzi dei tassi della Bce: il NII, per l’appunto il margine di interesse, è atteso in crescita.

Lisi ha riassunto quanto è emerso dalla call post conti del Monte dei Paschi di Siena:

Sebbene non sia stato fornito un dato preciso, il margine di interesse nel 2023 è visto crescere in modo significativo grazie ai seguenti fattori:

  • Ampliamento dello spread commerciale.
  • Il miglioramento del business mix, con maggiore contributo dal credito al consumo.
  • Rolling del portafoglio investimenti. Questo più che compenserà i maggiori costi sui depositi (deposit beta al 40%),
    l’impatto negativo da TLTRO di c. -100mn e i maggiori costi della raccolta istituzionale (c.-140mn) legati al piano di funding per il 2023.

Dalla call sono emersi anche altri spunti, riassunti dall’analista della SIM milanese.

  • Il funding plan 2023 finalizzato al rispetto dei requisiti MREL è visto a un livello superiore ai due miliardi.
  • Le commissioni dovrebbero migliorare significativamente grazie alla riorganizzazione della struttura di gruppo; al rafforzamento della capacità di distribuzione; alla creazione di una nuova piattaforma per profilare meglio i clienti e le loro esigenze.
  • Il CoR -costo del rischio – è atteso sotto controllo e non superiore ai livelli 2022.
  • Il pre tax profit 2023 è visto vicino al target di 700 milioni indicato a piano per il 2024
  • Aggiornamento sulle DTA: 1.5bn on balance e 3.4bn off balance. Il prossimo rilevante DTA write-up è atteso per il 2024.
  • Il CET1 visto a un valore superiore al 14,2%, con impatto sugli RWA legato alla revisione dei modelli AIRB atteso < 5-6bn previsti al piano.

Per quanto riguarda i rischi legali – ha scritto ancora Equita riferendosi a quanto emerso dalle dichiarazioni rilasciate dal ceo Luigi Lovaglio –  a gennaio 2023 è stata presentata una lettera di reclamo per un importo di 0.7 miliardi che andrà ad aggiungersi ai 3.4bn di rischi straordinari indicati nel quarto trimestre”.

Al riguardo è stato ricordato che Mps ha ribadito che:

  • questo tipo di richieste sono spesso prive di rilevanza e di nesso causale.
  • la banca è ben attrezzata, in termini di coperture, per affrontare adeguatamente il tema dei rischi legali.

Sulla base di tutti questi presupposti, Andrea Lisi di Equita SIM si è coasì espresso:

“Valutiamo in maniera positiva le indicazioni dai risultati del quarto trimestre del 2022 che mostrano come Mps sia orientata, anche grazie i) al supporto al margine di interesse dall’incremento dei tassi e ii) alle azioni di ottimizzazione intraprese, a raggiungere un livello di ROTE strutturalmente superiore al 5%”.

Dall’altro lato, ha scritto Lisi, “riconosciamo come il tema dei rischi legali continui a rappresentare un headwind, alla luce della limitata visibilità sia sulle tempistiche che sugli effettivi impatti, al netto degli accantonamenti già effettuati”.

Il giudizio di Equita SIM sulla trimestrale di Mps è stato nel complesso positivo.

Positivi anche altri analisti, in particolare di Barclays, che hanno reiterato sul titolo del Monte il rating equalweight, migliorando il target price da 2,4 a 2,5 euro.