Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto la lente Leonardo, Snam ma anche Mps

I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto la lente Leonardo, Snam ma anche Mps

14 Marzo 2024 12:12

Movimenti incerti tra le principali Piazze finanziarie europee, in un contesto che resta improntato alla cautela.  La Borsa di Milano, tra le migliori del Vecchio continente, vede l’indice Ftse Mib percorrere anche oggi la strada dei rialzi, avvicinandosi sempre più alla soglia dei 34mila punti (dopo le 12 segna 33.984,92 punti e +0,29%).

Il mercato resta alla finestra in vista della riunione della prossima settimana della Federal Reserve (Fed) che non dovrebbe riservare sorprese sul fronte tassi. Proprio in vista del meeting, oggi sono attesi diversi dati di rilievo dagli Usa che potrebbero servire a chiarire ancora lo scenario macroeconomico negli Usa, dopo l’inflazione di martedì scorso.

Gli operatori sono in attesa di nuovi spunti che potrebbero giungere anche oggi dai dati sulle vendite al dettaglio e prezzi alla produzione“, sottolineano gli strategist di Mps Capital Services ricordando che il mercato ha limato, dopo il dato sull’inflazione USA, di circa 10 punti base le attese sulla Fed per il 2024 (siamo a circa 80pb e sempre più vicini ai 75pb riportati dalla nuvola dei dots) e la probabilità di un taglio della Fed a giugno al 73%.

Tornando a Piazza Affari, oggi ancora acquisti per Leonardo e rialzi anche per Snam. Giù Banca Monte Paschi di Siena.

Leonardo, ancora rialzi con la valutazione di JPMorgan

Ancora una giornata decisamente positiva per Leonardo in Borsa, con il titolo che guadagna oltre il 4,7%. L’azione dell’ex Finmeccanica prosegue la sua corsa rialzista, innescata dopo la presentazione del nuovo piano, e viaggia sopra la soglia dei 21 euro. Leonardo brilla, inoltre, tra i migliori titoli del Ftse Mib di questo avvio d’anno: al momento con un rialzo di circa il 45% ytd è alle spalle di Iveco al primo posto (+51,5%) e Unipol in seconda posizione (+46,3%).

intanto oggi il gruppo guidato da Roberto Cingolani ha incassato anche la positiva valutazione di JPMorgan he ha alzato il target price, citando i solidi profitti e la possibilità di fusioni e acquisizioni mirate o partnership nel settore della difesa. Nel dettaglio, il prezzo obiettivo è salito a 27,50 euro rispetto all’ultimo prezzo fissato a 20 euro, mentre è stato confermato il rating a overweight.

“Dopo la presentazione del nuovo piano industriale di Leonardo lo scorso 12 marzo, alziamo le nostre stime sull’utile per azione (Eps) del 2% per il 2024, del 3% per il 2025, del 9% per il 2026 e del 12% per il 2027″, segnalano gli analisti della banca Usa che hanno aumentato, come detto, il target price a 27,5 euro per tre ragioni. Tra le principali ragioni ci si attende un aumento dell’Eps e dividendi attesi. Nel report odierno JPMorgan rimarca inoltre tre spunti positivi per Leonardo: ovvero il forte outlook sui ricavi, un significativo miglioramento dell’Ebitda margin atteso e del flusso di cassa”.

Snam: sotto la lente i numeri 2023

Seduta positiva ma senza strappi per Snam a Piazza Affari. Il titolo sale dello 0,4% nel giorno della presentazione dei risultati finanziari 2023 migliori delle attese. La società ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile netto adjusted di circa 1,168 miliardi di euro, +0,4% rispetto all’anno precedente, un risultato che sorpassa le previsioni iniziali. Questo aumento è sostenuto da un considerevole salto nei ricavi totali, che raggiungono i 3,87 miliardi di euro (+16,8%). La crescita deriva principalmente dall’espansione dei ricavi regolati e dal significativo apporto dei business legati alla transizione energetica.

Deciso incremento anche per l’Ebitda adjusted che si è attestato a 2,42 miliardi di euro (+8%). Al termine del 2023, l’indebitamento finanziario netto di Snam si posiziona a 15,27 miliardi di euro, un incremento rispetto ai 11,92 miliardi di euro del 2022, ma comunque inferiore alle aspettative.

Sul fronte cedola, il board di Snam ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un saldo dividendo di 0,1692 euro per azione. Sommato all’acconto di 0,1128 euro per azione già distribuito a gennaio 2024, il dividendo totale per l’anno 2023 ammonta a 0,2820 euro per azione.

Sempre stamattina Snam ha comunicato di avere convocato l’assemblea ordinaria degli azionisti, in unica convocazione, per martedì 7 maggio 2024 alle ore 10. Tra i temi all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di esercizio 2023. Nella nota si legge che verrà anche proposta l’autorizzazione di acquisto di azioni proprie, in una o più volte, per un periodo di 18 mesi, sino ad un limite massimo rotativo di 110.000.000 di azioni ordinarie Snam, pari a circa il 3,27% del capitale sociale della società e per un esborso massimo pari a 500 milioni di euro.

Mps nelle retrovie

Dopo i rialzi delle ultime sedute Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) si prende una pausa in Borsa. L’azione, che ieri ha chiuso a 4,10 euro, adesso si segna un segno meno con un calo dello 0,51% a 4,079 euro (in recupero però rispetto ai cali registrati stamattina).

Nelle ultime sedute le banche italiane sono finite sotto i riflettori per diverse questioni, tra cui l’annuncio della Banca d’Italia dello scorso 8 marzo che ha deciso di avviare una consultazione pubblica sull’intenzione di attivare per tutte le banche e i gruppi bancari autorizzati in Italia una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB) pari all’1,0 per cento delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito e di controparte. “Il buffer obiettivo dell’1% sarebbe raggiunto gradualmente: lo 0,5% andrebbe rispettato entro il 31 dicembre 2024; il restante 0,5% entro il 30 giugno 2025”, precisa Bankitalia in una nota.

Diversi i commenti sul tema, tra cui quello di Dbrs Morningstar. “Nel complesso, riteniamo che le banche italiane siano ben posizionate per assorbire l’impatto della possibile implementazione del SyRB, grazie alla sostenuta generazione organica di capitale registrata nel 2023, che ha contribuito a rafforzare i buffer di capitale”, ha affermato Andrea Costanzo di Morningstar DBRS.