Leonardo, con nuovo piano rivede massimi 2007. I numeri su ordini, Ebita e dividendo
Arriva sui mercati il nuovo piano industriale 2024-2028 di Leonardo e il titolo vola sui massimi a 17 anni. Tra i numeri chiave del nuovo piano ordini per 105 miliardi di euro, ricavi a 95 miliardi, con redditività attesa a doppia cifra nel 2026 e un raddoppio dei flussi di cassa. Lato cedola, è stato proposto di raddoppiare il dividendo a 0,28 euro per azione. A partire dalle 11 a Roma, Leonardo illustra alla comunità finanziaria il piano industriale.
Il primo firmato dall’a.d. Roberto Cingolani che definisce “la strategia per sbloccare il potenziale di crescita del business di Leonardo, portando il gruppo a raggiungere una forte crescita nella top line, una redditività a doppia cifra entro il 2026 e raddoppiare il Focf (free operating cash flow, flusso di cassa operativo) entro la fine del piano”. Con un obiettivo: “rafforzare il core business di elettronica per la difesa, elicotteri e velivoli, confermando il recupero delle aerostrutture, e sfruttando le opportunità in cyber e spazio”.
Immediata la reazione in Borsa: il titolo Leonardo che nelle primissime battute non è riuscito a fare prezzo, ora si è posizionato in vetta al Ftse Mib con una crescita di oltre il 5%, viaggiando sopra la soglia dei 21 euro.
Numeri piano: ecco una sintesi
Poco prima dell’avvio delle contrattazioni, Leonardo ha diffuso le linee guida del nuovo piano quinquennale punta a registrare 105 miliardi di euro di ordini complessivi (con un Cagr del 4%), e ricavi cumulati per 95 miliardi, con una crescita media annua attesa del 6%. Lato redditività è attesa “in crescita a un tasso pari a 2 volte la crescita dei ricavi”. Entrando più nel dettaglio degli obiettivi chiave del piano industriale per i prossimi 5 anni (2024-2028) la società guidata da Cingolani si attende ricavi al 2028 pari a 21,3 miliardi rispetto ai circa 16,8 miliardi indicati per l’anno in corso, l’ebita a fine piano è atteso a 2,5 miliardi dai 1,44 miliardi nel 2024, mentre gli ordini dovrebbero passare dai 19,5 miliardi previsti nel 2024 ai 22,6 al 2028.
Il gruppo sta mettendo in atto una disciplinata strategia di allocazione del capitale a supporto della crescita e del ritorno agli azionisti che prevede tre punti:
- La riduzione dell’indebitamento ha lo scopo di mantenere l’Investment Grade da parte delle agenzie di rating con l’obiettivo di rimborsare circa il 50% del debito in scadenza preservando al contempo la liquidità.
- Iniziative di investimento a supporto della crescita: iInvestimenti nei settori in cui il tasso interno di rendimento (TIR) sia superiore al costo medio ponderato del capitale (WACC) e l’hurdle rate, prevedendo investimenti medi annui di 750-850 milioni. Leonardo sta perseguendo attività di M&A focalizzate su aree strategiche in crescita (quali cyber e spazio), con l’obiettivo di non superare il 15%-20% dei ricavi della divisione di riferimento.
- Obbiettivo di incrementare in maniera sostanziale nell’arco di piano il ritorno per gli azionisti.
Previsti interventi di efficientamento basati sulla razionalizzazione del portafoglio prodotti, l’ottimizzazione dei processi di progettazione e realizzazione, grazie ad un incremento della digitalizzazione e una riduzione dei costi di struttura ‘corporate’: i benefici derivanti da queste iniziative porteranno il gruppo a raggiungere 1,8 miliardi di risparmio lordo di gruppo nell’arco del piano, iniziando con 150 milioni nel 2024 e arrivando a 590 milioni annui nel 2028.
Il consiglio di amministrazione di Leonardo ha poi deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,28 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2023 (al lordo delle eventuali ritenute di legge) rispetto agli 0,14 euro dell’esercizio passato.
Alleanze internazionali, uno dei driver del nuovo piano
Alleanze internazionali e crescita inorganica. “A questi due driver si aggiungerà la crescita per linee esterne, non inclusa nell’attuale piano, in virtù dell’ulteriore allargamento della politica delle alleanze e a possibili e mirate operazioni di M&A in aree specifiche e a elevata marginalità – si legge nella nota -. La difesa non riguarda più i singoli confini nazionali ma è diventato uno scenario internazionale e di ‘Global Security’, e la strategia delle alleanze è una delle possibili risposte”. Leonardo giocherà un ruolo proattivo nell’evoluzione dell’industria europea della difesa.
Stime 2024 e conti 2023
Il consiglio di Amministrazione di Leonardo ha anche approvato i risultati del 2023 e delineato le prospettive economiche per il 2024, prendendo in considerazione le attuali valutazioni degli effetti della situazione geopolitica sulla catena di fornitura, sull’inflazione e sull’economia globale.
Il gruppo ha archiviato il 2023 con ordini pari a 17,9 miliardi, con un incremento del 3,8% rispetto al 2022, e con ricavi in crescita del 3,9% a 15,3 miliardi “grazie alla crescita in tutte le divisioni”. L’Ebita ha mostrato una crescita del 5,8% a 1,29 miliardi, con un utile netto di 695 milioni, in diminuzione del 25,4% rispetto al 2022, a causa della plusvalenza realizzata nel precedente anno con le cessioni dei business global enterprise solutions e advanced acoustic concepts di Leonardo drs.
Il free operating cash flow è salito a 635 milioni, mentre l’indebitamento netto di gruppo si è attestato a 2.323 milioni, in calo del 23% rispetto ai 3.016 milioni del 2022.
Leonardo resta una delle regine del Ftse Mib del 2024
Leonardo resta uno dei migliori titoli di questo primo scorcio del 2024, con un rialzo di oltre il 40% da inizio anno alle spalle di Iveco e Unipol che hanno registrato un rialzo rispettivamente di oltre il 51% e quasi 46% ytd.
Quanto alla view degli analisti, il consenso Bloomberg indica 12 buy, 6 hold e 2 sell su Leonardo, con un target price medio a 19,28 euro.