G20 Amburgo: Largarde mostra un cauto ottimismo su crescita globale, pendono ancora rischi
Non bisogna perdere più tempo: è il momento di rafforzare la crescita mondiale e creare delle economie inclusive. Questo il messaggio Christine Lagarde, numero uno del Fondo monetario internazionale (Fmi), ha inviato ai leader che parteciperanno al vertice del G20, previsto ad Amburgo domani e sabato.
Oltre ad avere pubblicato la Surveillance Note “Global Prospects and Policy Challenges“, preparata dallo staff dell’Fmi in vista del meeting in Germani, in un commento pubblicato ieri Lagarde parla dell’attuale scenario economico mondiale con moderato ottimismo e mette in guardia dai rischi che ancora pendono sull’economia mondiale. “Questo vertice si apre in un clima di ottimismo sostenuto da una ripresa dell’economia mondiale che dura da oltre un anno”, si legge nel sito dell’Fmi che ha confermato di attendersi per il 2017 e per il 2018 una crescita economica globale al ritmo del 3,5%, in attesa delle nuove previsioni che verranno pubblicate alla fine di luglio. Lagarde, però, ha invitato alla prudenza: “Questo ottimismo, tuttavia, deve essere accompagnato da una certa dose di cautela perché gli sforzi rimangono ancora necessari per rafforzare la ripresa e costruire economie più inclusive”.
Per Lagarde “le vulnerabilità finanziarie rappresentano una preoccupazione immediata“. “Dopo un lungo periodo di condizioni finanziarie favorevoli, con tassi bassi e un più facile accesso al credito, l’indebitamento corporate in numerose economie emergenti rimane ancora troppo alto”, spiega il direttore dell’Fmi che invita i Paesi ad agire. La cosa migliore da fare, suggerisce Lagarde, è cominciare a sostenere l’attuale dinamica economica, anche tramite misure monetarie e fiscali che possano sostenere la domanda, dove necessario e possibile”.
Nella Surveillance Note “Global Prospects and Policy Challenges”, l’Fmi invita poi la zona euro a continuare “a migliorare la resilienza delle banche e a superare le sfide in termini di profittabilità“. Secondo la ricetta dell’istituto di Washington, “solo un approccio proattivo per ridurre i NPL può adeguatamente accelerare la pulizia dei bilanci bancari ed eliminare il peso che grava sull’economia reale”.