Notizie Notizie Italia Crisi governo: mercato tifa per ‘grande coalizione M5S-Pd’, rappresenterebbe lo scenario più favorevole  

Crisi governo: mercato tifa per ‘grande coalizione M5S-Pd’, rappresenterebbe lo scenario più favorevole  

19 Agosto 2019 12:20

La crisi di Governo M5S-Lega, innescata da Matteo Salvini, resta in primissimo piano e cresce l’attesa in vista del discorso che il premier Giuseppe Conte terrà domani. Finirà nei suoi piedi la palla di questa partita che è diventata sempre più complicata e che nel giro di una decina di giorni è cambiata. Dalla prima ipotesi, infatti, di elezioni anticipate si sono fatti largo altri scenari, tra cui quello (smentito dai grillini) di una possibile alleanza Pd-M5S – con indiscrezioni su Enrico Letta presente nella lista del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Saranno proprio le parole di Conte a tracciare la possibile strada futura di questa crisi. In questo clima di attesa torna a salire lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco, con il differenziale che si è riportato in area 213 punti base.

La probabilità di elezioni anticipate è diminuita drasticamente negli ultimi giorni. Pensiamo ora che l’eventualità di un simile esito sia alla pari con scenari secondari alternativi che potrebbero svolgersi se la legislatura dovesse continuare”. Lo scrive Fabio Fois, economista di Barclays nel report “Game of Rome (Part 2) – Destination unknown“. “Tali scenari – spiega l’esperto – includono la formazione di una grande coalizione, la nomina di un governo scopo o un rimpasto all’interno dell’attuale coalizione della M5S-Lega”. 

E tra le diverse possibilità uno scenario di “grande coalizione” (M5S, Pd, LeU, parlamentari non affiliati e coloro che rappresentano le autonomie locali potrebbero costituire una grande coalizione con l’obiettivo di governare fino alla fine della legislatura nel 2023) potrebbe essere il risultato più favorevole al mercato. “A nostro avviso, le elezioni anticipate o un caso di rimpasto del governo inciderebbero negativamente sul sentiment del mercato”, aggiunge Fois, secondo il quale l’incertezza non dovrebbe durare a lungo, tuttavia, poiché prevediamo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prenderà la guida una volta che la crisi del governo sarà ufficialmente partita, molto probabilmente domani 20 agosto”.

Un’insolita crisi del governo

Domani Giuseppe Conte si rivolgerà al Senato, con il voto di fiducia nei suoi confronti che avverrà con molta probabilità subito dopo il suo discorso. A meno che la Lega non cambi idea e decida di sostenere Conte o ritirare la mozione di sfiducia. “Ci aspettiamo che il premier rimetta il suo mandato nelle mani del presidente Mattarella – indicano da Barclays nel report odierno -. La mossa scatenerà ufficialmente una delle crisi di governo più imprevedibili nella storia moderna italiana. In questo contesto identifichiamo due potenziali macro-scenari che potrebbero svolgersi a seconda dell’esito del meeting del Senato atteso per domani”. Il primo scenario prevede che “la legislatura prosegua”, mentre il secondo è quello relativo al ritorno alle urne.