Borse Europa partono caute. Il focus è sui dati macro
Le principali borse europee iniziano la seduta odierna all’insegna della cautela, dopo i nuovi record della scorsa settimana. Gli operatori sono in attesa dei dati chiave dei prossimi giorni sull’inflazione dell’eurozona (venerdì) e sul core Pce statunitense (giovedì).
Panoramica sull’apertura delle Borse del 27 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,3% in area 32.600 punti.
Poco mossi il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,1%) mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui bancari con Stmicroelectronics, Ferrari ed Erg.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto su Iveco Group, Banca Generali e Banca Mediolanum.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in risalita al 3,87% e quello del Bund al 2,42%. In Italia, prosegue il collocamento del Btp Valore.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,085, mentre il dollaro/yen si deprezza leggermente a 150,3 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si riavvicina a quota 82 dollari al barile.
L’agenda della settimana
Questa settimana conosceremo i dati più recenti sull’inflazione nelle economie dei G3. Si inizia oggi con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) di gennaio relativo al Giappone, che è aumentato del 2% su base annua a gennaio, superando le aspettative e sostenendo potenziali aumenti dei tassi in Giappone quest’anno.
Giovedì sarà la volta del deflatore dei consumi personali (PCE) degli Stati Uniti per il mese di gennaio e venerdì si conclude con le stime del CPI di febbraio per l’area euro.
Come spiegano gli analisti di Allianz Global Investors, “Negli Stati Uniti oggi sarà comunicato l’andamento mensile preliminare degli ordini di beni durevoli di gennaio, per il quale il mercato prevede un calo del 4% contro la crescita dello 0% del mese precedente. Conosceremo inoltre l’indice della fiducia dei consumatori USA del Conference Board per il mese di febbraio, che in base alle previsioni dovrebbe scendere di 0,1 punti percentuali (pp) a quota 114,7.
Sempre negli USA, per giovedì sono attesi il deflatore del PCE complessivo e core di gennaio, per il quale il mercato si aspetta una crescita mensile resiliente, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. Tali dati saranno determinanti per capire quando la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi. In Giappone usciranno inoltre i dati di gennaio su vendite al dettaglio e produzione industriale.
Venerdì nell’Eurozona saranno pubblicate le stime per il CPI di febbraio, a nostro parere rilevanti per valutare i prossimi interventi sui tassi della Banca Centrale Europea. Negli USA sarà invece reso noto l’indice manifatturiero ISM di febbraio, che secondo il mercato resterà invariato a quota 49,1″. Venerdì infine verranno diffusi i Pmi cinesi.