Notizie Indici e quotazioni Borse Europa chiudono tra luci e ombre dopo il Pce core Usa

Borse Europa chiudono tra luci e ombre dopo il Pce core Usa

29 Febbraio 2024 17:36

Le principali borse europee chiudono un’altra seduta in chiaroscuro, con focus sui dati macro e in particolare sull’inflazione.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 febbraio 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta con un calo dello 0,11% a 32.580,94 punti.

Positivo il Dax tedesco (+0,5%), mentre arretrano il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,7%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Saipem, Moncler, Prysmian e Poste Italiane fra le migliori dopo i rispettivi risultati.

Al contrario, i peggiori del listino sono Telecom Italia, Iveco Group e Brunello Cucinelli.

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Andamento Spread Btp / Bund

Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in discesa al 3,83% e quello del Bund al 2,4%.

In Italia, intanto, quarta giornata di collocamento del Btp Valore.

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Forex e Commodity

Sul Forex, cambio euro/dollaro in lieve calo a 1,081 e dollaro/yen in calo sotto i 150 yen per dollaro.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent oscilla intorno agli 82 dollari al barile.

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L’agenda macro

In Europa, i prezzi al consumo hanno mostrato segnali di raffreddamento in Germania, Francia e in Spagna, con i dati armonizzati rispettivamente in calo al 2,7%, al 3,1% e al 2,9%, aspettando i report sull’eurozona e sull’Italia in programma domani.

Negli Usa, i riflettori erano puntati sul Pce core di gennaio, l’indicatore dell’inflazione sottostante attentamente monitorato dalla Fed per le sue decisioni di politica monetaria. Su base annua l’indice ha rallentato al 2,8% ma la crescita mensile dello 0,4% rimane troppo elevata, supportando la tesi attendista dei falchi della banca centrale americana su eventuali tagli dei tassi.

Inoltre, le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite oltre le attese a 215.000 unità, mentre i compromessi per la vendita di case è scesa del 49%.

Come spiegano gli analisti di Allianz Global Investors, “domani nell’Eurozona saranno pubblicate le stime per il CPI di febbraio, a nostro parere rilevanti per valutare i prossimi interventi sui tassi della Banca Centrale Europea. Negli Usa sarà invece reso noto l’indice manifatturiero ISM di febbraio, che secondo il mercato resterà invariato a quota 49,1″. Infine, domani verranno diffusi i Pmi cinesi.