Notizie Bce e tassi, c’è ancora strada da fare. I ‘falchi’ non abbassano la guardia

Bce e tassi, c’è ancora strada da fare. I ‘falchi’ non abbassano la guardia

7 Giugno 2023 13:54

La nuova e attesa riunione della Banca centrale europea (Bce) è dietro l’angolo (in calendario giovedì 15 giugno). Ed ecco che sui mercati risuonano le parole di alcuni ‘falchi’ della Bce. Tra cui quelle di Isabel Schnabel, membro esecutivo del consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte, che ribadisce (come fatto recentemente dal presidente Christine Lagarde e da altri membri) che c’è ancora strada da fare. Tradotto: il percorso di rialzo dei tassi da parte della Bce non è terminato. Il motivo? L’inflazione core continua a mordere. Per questo i dati continueranno ad essere l’ago della bilancia.

“Inflazione core persistente, ancora strada da fare”

Le dichiarazioni di Isabel Schnabel vanno a rafforzare la dialettica della Bce dell’ultimo mese. In particolare, in un’intervista al quotidiano olandese De Tijd (del 31 maggio 2023), ha ribadito: “abbiamo ancora terreno da coprire; quanto debbano ancora salire i tassi dipenderà dai dati in arrivo”. L’inflazione sottostante “è più persistente e rimane elevata, con i servizi che giocano un ruolo chiave per via dell’impatto relativamente forte dei salari sulla dinamica dei prezzi in questo settore”. Di conseguenza, per porre fine al ciclo dei rialzi dei tassi non è sufficiente che l’inflazione sottostante inizi a calare: è necessario che arrivino prove convincenti che l’inflazione stia tornando al 2% in modo tempestivo e persistente. Schnabel precisa: “Il costo di fare troppo poco continua ad essere maggiore del costo di fare troppo. Questo perchè una volta che l’inflazione si è radicata nell’economia, diventa molto più costoso combatterla”.

Knot rincara la dose

Un altro ‘falco’ della Bce, il governatore della banca olandese Klaas Knot, rincara la dose oggi. “Non sono ancora convinto che l’attuale inasprimento sia sufficiente”, ha detto Knot, aggiungendo che “l’inflazione potrebbe rimanere troppo alta per molto tempo e saranno quindi necessari ulteriori aumenti dei tassi”. Una posizione chiara quella di Knot che aveva già detto di essere “open minded” sulla possibile necessità di annunciare una stretta anche a settembre.
Come mostra l’infografica pubblicata da Bloomberg, Knot e Schnabel sono tra gli esponenti del consiglio direttivo che portano avanti le argomentazioni da falchi.

Preview Bce: i mercati si attendono un rialzo di 25 pb a giugno

Tra poco più di una settimana torna a riunirsi il consiglio della Bce che, dopo i rialzi di maggio, dovrebbe alzare nuovamente di 25 punti base i tassi. Una tesi caldeggiata anche da Carsten Brzeski, Global Head of Macro di ING, nell’analisi dal titolo “ECB Preview: Don’t look back in anger“.
Un aumento dei tassi di 25 punti base sembra oramai come un affare fatto nella riunione della prossima settimana della Bce. Tuttavia, con una crescita deludente, le prospettive economiche diventano più cupe e con un’inflazione in calo, le argomentazioni a favore di altri (e numerosi) rialzi dei tassi si stanno indebolendo. Detto questo, è probabile che la Bce ignori tutto questo”, afferma l’esperto ricordando che gli sviluppi macro arrivati dopo il meeting di maggio hanno offerto più spunti per le ‘colombe della Bce che per i falchi’.

I rialzi estivi continueranno

Dunque, i rialzi continueranno, e non solo a giugno. È questa la tesi che porta avanti Carsten Brzeski di ING nella sua analisi pubblicata oggi. “Nonostante i recenti cali, l’inflazione headline e core e le aspettative che l’inflazione torni verso il target solo tra due anni sono chiari argomenti a favore della Bce che, non solo alzerà i tassi di 25 punti base la prossima settimana, ma manterrà anche la porta aperto per ulteriori aumenti“, spiega l’esperto che aggiunge che il quadro è però complicato. Il perchè è dato dal fatto che l’economia della zona euro si è rivelata meno resiliente del previsto con gli indicatori di fiducia che prospettano “un nuovo un indebolimento della dinamica di crescita”. “Visto che l’inflazione headline sta scendendo gradualmente, sale il rischio che qualsiasi ulteriore rialzo dei tassi possa rapidamente rivelarsi un errore politico; almeno tra qualche mese. – avvertono da ING -. Eppure, la Bce non può più permettersi di sbagliare. Per questa ragione  stanno mettendo più enfasi sugli sviluppi effettivi dell’inflazione”.