Notizie Dati Macroeconomici Sorpresa inflazione Ue. Ma la Bce non cambierà idea

Sorpresa inflazione Ue. Ma la Bce non cambierà idea

Pubblicato 1 Giugno 2023 Aggiornato 6 Giugno 2023 12:41

La buona notizia è che la spinta inflattiva nella zona euro si è attenuata a maggio, ma la Banca centrale europea (Bce) potrebbe non cambiare idea sui tassi. Con una nuova stretta attesa già nel meeting di metà giugno.

Inflazione frena a maggio

Veniamo ai dati diffusi stamattina dall’Eurostat. Nella stima preliminare l’inflazione della zona euro è scesa più delle aspettative nel mese di maggio, attestandosi al 6,1% rispetto al 7% di aprile. Un dato migliore rispetto alle attese del consensus Bloomberg che indicava un dato pari al 6,3% su base annua.  L’indice al netto di alimentari ed energia è calato al 5,3% dal precedente 5,6% contro le aspettative di +5,5%.

Analizzando le principali componenti dell’inflazione, infatti i prodotti alimentari, alcolici e tabacco hanno mostrato, in base alle stime, il tasso annuo del 12,5% a maggio rispetto al 13,5% di aprile, seguiti dai beni industriali non energetici (5,8% rispetto al 6,2% ad aprile), servizi (5% contro 5,2% di aprile) ed energia (-1,7%, contro 2,4% di aprile).

Bce, perché (al momento) non cambia idea sui tassi

“Il rallentamento del dato principale è stato in gran parte determinato dal calo dei costi dell’energia, anche se è improbabile che questo impedisca alla Banca Centrale Europea di procedere con ulteriori aumenti dei tassi“, precisa Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, commentando il dato sull’inflazione Ue di oggi. In particolare, spiega l’esperto, la natura persistente dell’inflazione core potrebbe portare la Bce a protrarre il ciclo di rialzi, già di per sé senza precedenti, con un ulteriore aumento di 25 punti base tra due settimane, nonostante i segnali di rallentamento della crescita e il potenziale aumento delle pressioni sul sistema finanziario.

Lagarde e la lotta all’inflazione

In questa direzione risuonano le parole di stamattina di Christine Lagarde, presidente della Bce. Intervenendo alla conferenza organizzata dalle banche tedesche ad Hannover, l’ex numero uno dell’Fmi ha ribadito la lotta all’inflazione. “Dobbiamo continuare il nostro ciclo di rialzi fino a quando non saremo sufficientemente fiduciosi che l‘inflazione sia sulla buona strada per tornare al nostro obiettivo del 2% a medio termine”, ha dichiarato Lagarde aggiungendo che è necessario valutare attentamente come le politiche Bce si riflettono sull’economia.

Meeting del 15 giugno, sale l’attesa

Si avvicina la data del 15 giugno, quando il consiglio direttivo della Bce tornerà a riunirsi. Gli operatori si attendono un nuovo aumento dei tassi da 25 punti base nella prossima riunione. Dopo le decisioni dello scorso 4 maggio, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono stati innalzati rispettivamente al 3,75%, al 4% e al 3,25%.

 

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