Notizie Notizie Italia Anche Piazza Affari attende Conte su crisi, bancari sotto pressione e spread rivede quota 213

Anche Piazza Affari attende Conte su crisi, bancari sotto pressione e spread rivede quota 213

20 Agosto 2019 10:10

Sono ore di attese anche a Piazza Affari che inizia la giornata all’insegna della prudenza, con la questione politica in evidenza. L’attenzione è tutta rivolta agli sviluppi della crisi in atto del governo giallo-verde, innescata nelle scorse settimane da Matteo Salvini. Oggi la parola passa al premier Giuseppe Conte che a partire dalle 15 che interverrà in Senato con le sue comunicazioni sulla crisi dell’esecutivo. Un’incertezza che si sta riflettendo sull’andamento dello spread Btp-Bund che stamattina è risalito in area 213 punti base e di conseguenza sui titoli del comparto bancario sotto il peso delle vendite.

A Milano, la giornata prosegue il freno a mano tirato: quando è trascorsa circa un’ora dalla partenza l’indice Ftse Mib mostra una flessione moderata a 20.706,90 punti (-0,05%). Soffrono i bancari con Bper che indossa la maglia di peggiore del listino con un calo dell’1,99%, seguita da Ubi Banca e Banco Bpm che cedono rispettivamente l’1,5% e l’1,05%. Frecce verdi per Juventus in rally (+3,87%), bene anche Azimut e Prysmian che segnano un rialzo rispettivamente dell’1,57% e dell’1,14 per cento.

Segno positivo anche per Stm. Ieri in una intervista a Fox, il segretario al commercio Wilbur Ross, ha affermato che il blocco degli USA nei confronti di Huawei, la maggiore azienda tecnologica cinese, sarà posticipato di 90 giorni. “La notizia è moderatamente positiva per il settore dei semiconduttori che è fra i principali fornitori di Huawei, inclusa Stm per cui stimiamo che l`azienda cinese pesi circa il 3% del fatturato di gruppo”, commnetano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione hold e il target price di 17,5 euro sul gruppo italo-francese dei chip.

Gli scenari possibili

Da giorni si rincorrono voci di potenziali scenari. E secondo le ultime indiscrezioni stampa, lo scenario che sta guadagnando terreno è la possibilità di un governo M5S-Pd, nonostante le ferme smentite da parte di alcuni grillini. Sembra essersi invece allontanato la possibilità di voto anticipato in autunno. Certo è che il condizionale resta d’obbligo in questa situazione che resta intricata e complicata.

Nell’attesa parlano i protagonisti, tra cui il leader della Lega, Matteo Salvini, che ai microfoni di Radio24 dichiara: “Cosa faremo oggi? Ascolteremo, prima di tutto. Vedremo, dopo questi 10 giorni, che voglia di andare avanti ci sarà. Vedremo se qualcuno ha fatto accordi, se qualcuno vuole governare e vuole fare. L’alternativa? Il voto”.

Tutti gli sguardi sono rivolti a Giuseppe Conte che dopo avere riferito in Senato dovrebbe salire al Colle e concludere il suo mandato. A quel punto la palla passerebbe al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che darà il via alla fase delle consultazioni. La volontà del Quirinale è di chiudere in fretta la questione e mettere in sicurezza la manovra economica d’autunno. Questo quanto scrive  “La Stampa” aggiuggendo che Mattarella “sonderà le intenzioni dei partiti per valutare le possibilità di un patto tra Pd e M5S. L’accordo con i dem è al momento pura teoria”.

Se ci sarà la volontà delle parti di andare avanti, si passerà ai negoziati veri e propri. “Il contratto alla tedesca, proposto dal capogruppo Pd Graziano Delrio, non dispiace ai 5 Stelle”, indica il quotidiano torinese in edicola oggi. Non è esclusa la possibilità di un Conte bis e un governo ponte per aiutare i negoziati coi dem.