News Notizie Notizie Italia Tenaris: conti battono stime degli analisti. Nei 9 mesi utile netto pari a 606 milioni euro (+86%), migliorata la guidance 2022

Tenaris: conti battono stime degli analisti. Nei 9 mesi utile netto pari a 606 milioni euro (+86%), migliorata la guidance 2022

4 Novembre 2022 11:18

A Piazza Affari si trova in rialzo dello 0,3% Tenaris dopo aver presentato i conti del 3° trimestre e dei primi nove mesi del 2022.

In particolare, nel terzo trimestre Tenaris ha visto salire sia l’utile che i ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se i profitti sono leggermente scesi rispetto ai tre mesi precedenti. Il gruppo, attivo nella produzione a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 606 milioni di dollari, in crescita dell’86% rispetto ai 326 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e in aumento rispetto alle stime di Bloomberg che vedevano il dato a 575 mln di euro. I ricavi si sono attestati a 2,97 miliardi di euro, in crescita del 70% su base annua e in rialzo del 6% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre il consensus su Bloomberg stimava i ricavi a 2,9 mln di euro.

Come osservano gli analisti di Equita, che mantengono una visione “Hold” (mantenere in portafoglio) il titolo, con target price a 16,7 euro ad azione, “i risultati hanno beneficiato soprattutto di un forte miglioramento dei prezzi (+12% trimestre su trimestre contro il +5% atteso) che hanno più che compensato un calo dei volumi del -4% trimestre su trimestre contro il -1% atteso) e questo a causa di minori consegne di progetti pipeline e stagionalità”.

A seguito dei risultati, il Cda di Tenaris ha approvato un acconto sul dividendo di 0,17 dollari per azione, pari a circa 201 milioni. La data di pagamento sarà il 23 novembre, con data di stacco prevista per il 21 novembre 2022.

Per quanto riguarda il 4 trimestre del 2022, Tenaris vede una crescita del fatturato favorita da un aumento delle consegne di progetti pipeline e da un ulteriore aumento dei prezzi.