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Piazza Affari chiude con segno più, giornata no per Azimut

13 Aprile 2018 17:40

Piazza Affari chiude l’ottava aggiornando i massimi di periodo sotto la spinta dell’allentarsi delle tensioni geopolitiche e sul fronte dazi. L’indice Ftse Mib è salito dello 0,11% a 23.330 punti, nuovi massimi dal 2 febbraio. Da inizio mese l’indice guida di Piazza Affari segna un progresso di circa il 4%. L’earning season partita negli Stati Uniti ha visto JP Morgan Chase sformare utili trimestrali record, ma il titolo ha reagito male complici i minori ricavi dell’investment banking. Risultati trimestrali superiori alle aspettative degli analisti per Citigroup. Jamie Dimon, ceo di JPMorgan, ha espresso un tono ottimista sulle prospettive per l’economia.

In vetrina a Piazza Affari CNH Industrial (+0,90%). A dare sprint al titolo è l’avvio dell’iter per l’Ipo della divisione camion di Volkswagen. Volkswagen Truck & Bus, che comprende i marchi di camion MAN e Scania, potrebbe essere valorizzata circa un miliardo di dollari. Il mercato valuta la possibilità che in futuro prenda corpo anche lo spin-off di Iveco. Oggi è intanto prevista l’assemblea di CNH per approvazione bilancio 2017.

In rialzo Eni (+0,66%) con Kepler Cheuvreux che ha alzato il target price a 17 euro.

Male invece Telecom Italia (-1,43%) che ha notificato al tribunale il ricorso d’urgenza contro la decisione dei sindaci di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile con le richieste del fondo attivista Elliott di revoca di sei consiglieri di nomina Vivendi e nomina di sei nuovi consiglieri. Analogo ricorso d’urgenza è stato depositato da Vivendi.

Peggior titolo del Ftse Mib è stato Azimut (-3,29%) che paga i deboli riscontri di marzo con raccolta netta di soli 35 milioni, decisamente sotto le attese (Equita Sim stimava 300 mln, Banca Akros 420 mln). Nello stesso mese del 2017 la raccolta era stata di 994 milioni. Gli asset totali risultano di 50,6 miliardi, +0,4% da inizio anno ma in calo dell’1,35 rispetto a febbraio 2018. “La raccolta di marzo è la peggiore degli ultimi tre anni – rimarca Banca Akros che ha rating accumulate su Azimut – complice l’incertezza del mercato a detta della società”.