News Notizie Dati Bilancio Italia Moncler: titolo a +8%, il migliore del Ftse Mib dopo i conti 2022 e dividendo da 1,12 euro per azione

Moncler: titolo a +8%, il migliore del Ftse Mib dopo i conti 2022 e dividendo da 1,12 euro per azione

1 Marzo 2023 09:49

Moncler in gran spolvero a Piazza Affari con un rialzo vicino all’8% a 62,4 euro, volando in vetta all’indice Ftse Mib.

A sostenere le quotazioni i risultati dell’esercizio 2022 che si è chiuso con ricavi consolidati pari a 2.602,9 milioni, in crescita del 27% a cambi correnti (+25% a cambi costanti).

Il Brand Moncler ha realizzato ricavi per 2.201,8 milioni, +19% a cambi costanti rispetto al 2021 e +36% sul 2019. Crescita a doppia cifra anche nel quarto trimestre con ricavi a 949,3 milioni, +16% a cambi costanti rispetto al Q4 2021, e +52% sul Q4 2019 con un’accelerazione segnata in tutte le regioni.

Stone Island Brand ha conseguito ricavi pari a 401,1 milioni nel 2022 in crescita del 28% a cambi costanti rispetto ai 12 mesi 2021 pro-forma (poiché il consolidamento di Stone Island è avvenuto dal 1 aprile 2021). Nel quarto trimestre a +48% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente guidato da una solida crescita in tutti i principali mercati del brand.

L’Ebit si è attestato a 774,5 milioni con un’incidenza sui ricavi del 29,8% in crescita rispetto al 2021 e ad un margine del 29,5%.

Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 606,7 milioni rispetto a 411,43 milioni nel 2021, inclusivo anche di un beneficio fiscale straordinario di 92,3 milioni per il riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island.

La posizione finanzia netta ammonta a 818,2 milioni di cassa (729,6 milioni al 31 dicembre 2021).

Il cda ha anche approvato la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 1,12 euro per azione.

Il commento di Equita (rating Buy con prezzo obiettivo 65 euro): “Vediamo Moncler ben posizionata per beneficiare della riapertura in Cina, sia per la forza del brand sul mercato locale che per l’esposizione storicamente elevata al turismo; inoltre i commenti sulle crescite robuste tra i consumatori Europei e Americani rappresentano un segnale di forza rispetto ad indicazioni di normalizzazione emerse da altri players”.