Notizie Notizie Italia Tim: torna al centro dei riflettori con l’offerta di KKR, il nodo resta la valutazione della rete

Tim: torna al centro dei riflettori con l’offerta di KKR, il nodo resta la valutazione della rete

3 Febbraio 2023 14:52

Tra le protagoniste di Piazza Affari di questa settimana c’è senz’altro Tim. Dopo settimane di incertezza, legata soprattutto al futuro della rete, ieri mattina è arrivata l’offerta non vincolante di KKR per l’acquisto di una partecipazione, ancora da definire, in Netco, la società costituenda della rete.

Tanto è bastato per imprimere una netta accelerazione al titolo, che ha chiuso la seduta di ieri in rialzo del +9,5% a 0,287 euro, con volumi di scambio tra i più alti degli ultimi sei mesi. Le quotazioni dell’ex monopolista delle telecomunicazioni si sono riportate sui livelli di inizio giugno, con un rialzo superiore al 32% da inizio 2023. Oggi il titolo scambia poco mosso (-0,1%) in area 0,287 euro.

Il Cda di Tim si è riunito ieri e ha deliberato di rimandare la valutazione della proposta del fondo americano al 24 febbraio, sottolineando che la società resta “aperta a valutare ogni eventuale alternativa che dovesse nel frattempo concretizzarsi, e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders”.

KKR valuta la rete di Tim almeno 20 miliardi

L’offerta di KKR valuterebbe la rete di Telecom Italia all’incirca 20 miliardi di euro compreso il debito, secondo quanto riferito da Bloomberg che cita persone familiari con la questione.

Da quanto risulta a MF-Milano Finanza, invece, il fondo avrebbe presentato una proposta articolata che potrebbe valutare Netco fino a 28 miliardi, anche se resta difficile ipotizzare un importo preciso a causa delle diverse variabili in gioco. Ricordiamo che il perimetro della nuova società comprenderebbe gli asset della rete fissa, le attività di Fibercop (di cui KKR detiene già il 37,5%) e Sparkle.

L’Ad di Tim, Pietro Labriola, è da mesi al lavoro sulla cessione degli asset di rete finalizzata principalmente a ridurre l’enorme indebitamento della società (oltre 30 miliardi lordi), ancora più oneroso con l’innalzamento dei tassi di interesse.

La posizione del governo e di Vivendi

Il fondo statunitense KKRci ha correttamente annunciato che ha preparato e inoltrato a mercati chiusi la proposta, cosa che hanno fatto”. Lo ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, a margine dei dialoghi Italo-francesi organizzati dall’Aspen Institute, in merito all’offerta per Netco annunciata ieri mattina ai mercati.

“C’è da vedere la proposta di KKR, cosa stanno dicendo a Tim”, ha aggiunto Giorgetti. Il governo, che è azionista della Società tramite Cdp, “studierà i dettagli e valuterà quando avrà piena intelligenza della proposta. Il controllo strategico della rete resta un obiettivo non solo dichiarato ma che cercheremo di praticare”, ha ribadito il ministro.

Secondo MF, il sottosegretario con delega all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti e il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, non avrebbero gradito il colpo di scena degli americani. Restano da capire le posizioni degli altri componenti dell’esecutivo, a partire dal premier Giorgia Meloni. Da ricordare poi che il governo avrebbe a disposizione lo strumento del golden power per bloccare l’offerta di soggetti stranieri su asset strategici nazionali.

Sullo sfondo, Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% del capitale, resta attenta agli sviluppi. Dopo le uscite di Frank Cadoret e di Arnaud De Puyfontaine dal Cda, i transalpini sono liberi di agire da soci, senza conflitti di interesse nel valutare la proposta di KKR.

Il parere di Equita

Tutte le fonti di stampa, sottolineano gli analisti di Equita Sim, sono concordi nel ritenere che da qui a fine mese possa concretizzarsi anche l’offerta alternativa di CDP/Macquarie.

“La posizione negoziale di TIM risulta oggi quindi più forte, avendo un back-up interessante da KKR e una possibile offerta in arrivo da CDP/Macquarie, con maggiori complessità di esecuzione (maggiore rischio antitrust) ma maggiori sinergie da sviluppare (costituzione di un operatore nazionale) e più rispondente ai desiderata del governo di avere un controllo statale sull’asset rete”, scrivono gli analisti.

“Rispetto alla nostra valutazione attuale, la cessione del 100% di NetCo a 20 miliardi implicherebbe una valutazione del gruppo intorno a 46 cents”. Equita segue il titolo con rating Buy e target price pari a 0,39 euro.

I consigli degli analisti e le stime sui conti del full year 2022

La panoramica dei giudizi degli analisti sul titolo Telecom Italia raccolti da Bloomberg evidenzia otto raccomandazioni d’acquisto, 11 Hold e 2 consigli di vendita. Il target price medio, basato sui 14 studi aggiornati più recentemente (negli ultimi tre mesi), si attesta a 0,33 euro, rispetto alla quotazione attuale in area 0,287 euro.

Ricordiamo che il management presenterà mercoledì 15 febbraio i risultati preliminari al 31 dicembre 2022 e l’aggiornamento del Piano 2023-2025.

Per quanto riguarda i conti del full year 2022, il consensus di Bloomberg indica ricavi per 15,71 miliardi (vs 15,32 mld del 2021), un Ebit in calo da 1,73 a 1,04 miliardi e una perdita netta di 1,5 miliardi, rispetto a un risultato netto negativo per 8,7 miliardi nel 2021.