Tim: Cdp ancora in lizza per NetCo, gli ultimi sviluppi
Tenue rimbalzo per le azioni Telecom Italia dopo il calo della vigilia. A ridare parziale respiro alle quotazioni contribuiscono le dichiarazioni dell’Ad di Cdp, che confermano la volontà della società statale di rimanere in corsa per la rete di Tim. Non da escludere nemmeno un eventuale coinvestimento insieme a KKR. Ecco i pareri degli analisti.
Lieve rialzo per il titolo a Piazza Affari
Parziale recupero per Telecom Italia, in rialzo dello 0,7% a 0,264 euro nella mattinata odierna a fronte del -0,4% del Ftse Mib, dopo il -2,15% messo a segno nella seduta di ieri. Nell’ultima sessione, il titolo aveva risentito delle indiscrezioni secondo cui Cassa Depositi e Prestiti non sembrava intenzionata a migliorare la propria offerta per gli asset di rete di Tim.
Il tema della cessione della rete continua a rappresentare il principale fattore di interesse per gli investitori, legato a doppio filo alla necessità di ridurre l’indebitamento finanziario della società di telecomunicazioni.
Da inizio anno il titolo continua ad evidenziare un rialzo del 22%, contro il +14% del principale indice di Piazza Affari.
Cdp ancora al lavoro su offerta per rete Tim
In serata l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, ha di fatto smentito le indiscrezioni circolate ieri, affermando che l’offerta per la rete di Tim non sarà ritirata, pur non chiarendo se la proposta possa essere migliorata.
Cdp “sta ancora rivedendo la sua offerta con Macquarie. Abbiamo ricevuto la lettera di Telecom Italia che ci chiedeva chiarimenti sulla nostra offerta e insieme a Macquaire stiamo preparando una risposta a questa lettera”, ha affermato il manager.
“Stiamo spiegando alcuni elementi tecnici sulla nostra offerta e non posso dire che offriremo di più”, ha aggiunto Scannapieco. “Chiaramente noi pensiamo che la nostra offerta, come anche probabilmente quella di Kkr, produrranno beneficio all’azienda”.
L’Ad di Cdp non esclude proposta congiunta con KKR
Scannapieco non ha escluso una collaborazione con Kkr. Un’ipotesi emersa nei giorni scorsi, infatti, vedrebbe la possibilità di un’offerta congiunta per la rete promossa da Cdp e dal fondo americano. Una soluzione che, peraltro, incontrerebbe il favore del Mef.
“Vediamo come vanno le cose, non siamo chiusi a questa opzione”, ha dichiarato l’Ad di Cdp. “In passato abbiamo siglato un accordo con loro. Valutiamo la loro presenza in Fibercop, e quindi non escludiamo questa opzione, ma al momento stiamo lavorando con Macquarie sull’offerta“.
Analisti
La posizione delineata da Scannapieco, secondo gli analisti di Intermonte, sembra dunque “confermare la disponibilità di Cdp di lavorare a un’offerta congiunta con Kkr, probabilmente dopo il 31 maggio, con il rischio tuttavia di un allungamento dei tempi, considerando la scadenza ravvicinata del cda di Tim del 9 giugno per le nuove offerte”.
Per Banca Akros, Cdp “tiene aperte tutte le opzioni. Ci sembra di capire che la situazione è ancora fluida e nessuno scenario possa essere escluso in linea di principio”. Il nodo principale, secondo gli esperti, “rimane l’atteggiamento di Vivendi, che continua a chiedere un prezzo irrealistico per Netco”.
Ricordiamo che i transalpini, primi azionisti di Tim con una partecipazione del 23,7%, valutano all’incirca 30 miliardi di euro la società, il cui perimetro include la rete fissa, primaria e secondaria, di Tim, le attività wholesale domestiche e quelle internazionali, vale a dire i cavi sottomarini di Sparkle.
Per Equita “le dichiarazioni di ieri di Scannapieco non portano molti elementi di novità sul processo”. Gli analisti riportano la view del Corriere, secondo cui “l’offerta non sarà ritirata, ma lasciata scadere il 31 maggio, dando da quel momento a CDP la possibilità di discutere con KKR una possibile convergenza”.
La panoramica dei giudizi sul titolo raccolti da Bloomberg evidenzia 9 Buy, 11 Hold e 2 Sell, con un target price medio di 0,34 euro (sulla base dei 17 studi più recenti), con un upside potenziale superiore al 30% rispetto all’attuale valutazione di mercato.
Vivendi chiede nomina di Luciano Carta nel Cda di Tim
Intanto Vivendi avrebbe inviato una lettera indirizzata a Tim per chiedere la nomina dell’ex presidente di Leonardo Luciano Carta come nuovo direttore dell’operatore telefonico, secondo fonti a conoscenza della questione.
Carta sostituirebbe il capo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine nel Cda di Telecom Italia. L’opzione potrebbe essere discussa dal comitato per le nomine di Tim nelle prossime settimane. Nessun commento dai rappresentanti di Vivendi e Telecom Italia.
Ricordiamo che i francesi hanno manifestato nelle ultime settimane una posizione molto critica sul management attuale di Tim e sulla gestione del processo di vendita della rete, in particolare per quanto riguarda la valorizzazione degli asset. Inoltre, Vivendi ha espresso malcontento per la gestione ordinaria e l’esecuzione del piano industriale.