Notizie Notizie Italia STM: c’è attesa per i conti di fine luglio, per analisti bene divisione auto. Cosa emerge da quadro tecnico

STM: c’è attesa per i conti di fine luglio, per analisti bene divisione auto. Cosa emerge da quadro tecnico

13 Luglio 2022 14:42

Mentre si accende la stagione degli utili a Wall Street, che nei prossimi giorni vedrà protagoniste alcune big bank come JPMorgan, anche in Europa si comincia a guardare alla stagione degli utili. In report diffuso oggi gli analisti di Citi si concentrano sulle principali aziende di semiconduttori europee, tra cui la italo-francese STMicroelectronics. Secondo le stime della banca d’affari Usa, le big europee dei chip potrebbero registrare risultati forti nel secondo trimestre, offrendo “opportunità di acquisto tattico”. Precisato questo, aggiungono da Citi, un re-rating non sarà sostenuto a meno che non ci sia sufficiente visibilità da parte delle aziende per riflettere i rischi della prossima crisi del settore. Gli analisti di Citi guidati da Andrew Gardiner sottolineano che le aziende europee dei semiconduttori hanno una minore esposizione all’indebolimento dei mercati degli smartphone e dei PC rispetto ai concorrenti statunitensi e asiatici, supportando le aspettative di ricavi e profitti per il 2022. Tanto che società come STM (rating buy confermato) potrebbero, secondo Citi, rivedere al rialzo la guidance per il 2022.

Preview STM: Equita vede un trimestre solido

Tra due settimane, per l’esattezza il prossimo 28 luglio, STMicroelectronics alzerà il velo sui risultati del secondo trimestre 2022 (comunicati, come di consueto prima della apertura). Gli analisti di Equita, che confermano la raccomandazione hold su STM, “si attendono un trimestre solido al mid-point della guidance (vendite per circa 3,75 miliardi di dollari, gross margin al 46%) con una crescita organica del 25% su base annua e un Ebit margin del 24% nonostante i lockdown in Asia e l’incendio che ha bloccato temporaneamente la fabbrica di Crolles ad aprile in quanto la società li aveva inclusi nella guidance”. A livello divisionale, secondo l’analisi della sim, il segmento automotive è quello con la crescita attesa più forte a livello sequenziale seguito da AMS mentre la parte dei microcontrollori dovrebbe essere piatta o in modesto calo per l’impatto dei lockdown.

Sul tema delle stime, Equita spiega: “Considerando che il management ha indicato che la domanda è circa il 30% sopra la capacità produttiva e che la società è in grado di convertire parte della produzione da consumer electronic ad automotive/industrial, riteniamo che la guidance per il 2022 (fatturato compreso nella forchetta tra 14,8-15,3 miliardi di dollari) possa essere confermata”.
Sul 2023 invece Equita abbassa la stima sull’utile per azione (Eps) del 6% (a -8% a/a) mantenendo comunque l’ipotesi di una crescita per i segmenti auto/industrial che hanno a nostro avviso un livello di scorte basso e una forte crescita strutturale del semi content rispetto i volumi sottostanti. Equita ha rivisto al ribasso il target price del 9% a 42 euro per effetto stime/tassi. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per STM un prezzo obiettivo a 47,53 euro con potenziale upside del 53% circa.

 

Il punto tecnico su STM (a cura dell’analista Simone Borghi)


STM presenta un quadro grafico impostato al ribasso nel breve e medio periodo. La rottura con volatilità della ex trend line rialzista costruita sui minimi di maggio 2021 e marzo 2022 ha innescato un forte movimento ribassista che ha portato il titolo a toccare un nuovo minimi di periodo a 27,4 euro lo scorso 5 luglio. Da qui STM ha avviato una fase di rimbalzo che troverebbe un segnale di forza al superamento di 31,7 euro. I target successivi al rialzo si collocano a 33,7 e 35 euro. Solo il break della trend line ribassista di medio periodo (massimi di gennaio e marzo di quest’anno) potrebbe migliorare il sentiment di mercato sul titolo. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 28,4 euro potrebbe dare sfogo ai venditori verso nuovi minimi annuali con graduale discesa in area 25,8 euro, sui minimi di novembre 2020.