Piazza Affari tenta di reagire: Ftse Mib in rialzo, Fca prosegue il rally
Piazza Affari si muove in territorio positivo, cercando di reagire dopo tre sedute consecutive di ribassi. Gli operatori rimangono comunque cauti nel giorno di avvio del simposio di Jackson Hole, che terminerà sabato e vedrà protagonisti i banchieri centrali. Nel discorso previsto domani, Janet Yellen (ore 16) e Mario Draghi (ore 21) potrebbero offrire indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, anche se gli analisti non si aspettano grandi novità.
A poco più di un’ora dall’avvio a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un progresso di circa mezzo punto percentuale muovendosi in area 21.730 punti. Più cauti gli altri listini europei, con Francoforte che rimane sulla parità con un +0,04%, mentre Parigi e Londra salgono di circa lo 0,15%. Ieri sera Wall Street ha chiuso in calo su nuovi timori per le mosse di Donald Trump. Il presidente americano ha minacciato di sospendere le attività di governo se il Congresso non approverà i finanziamenti per la costruzione del muro al confine con il Messico. Entro la fine di settembre il Congresso Usa deve decidere sull’aumento del tetto del debito, senza il quale gli Stati Uniti si ritroverebbero in una situazione di default. E proprio a questo riguardo, l’agenzia Fitch ha avvertito che se il tetto del debito Usa non verrà alzato in tempi opportuni, rivedrà il rating sugli Stati Uniti con possibili implicazioni negative. A questo si è aggiunta la minaccia di ritiro degli Usa dall’accordo commerciale nordamericano per il libero scambio (Nafta).
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli rimane protagonista Fiat Chrysler (Fca), che fin dai primi scambi è scattata in testa al Ftse Mib con un rialzo dell’1,5% su nuovi massimi storici (dalla fusione con Chrysler nel 2014). Sulla casa automobilistica non si placano i rumor su possibili operazioni di m&a ma anche di spin-off. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, Fca starebbe preparando lo scorporo dell’azienda di componentistica Magneti Marelli e del marchio Alfa Romeo.
Ben comprate anche Brembo ed Enel che salgono di oltre 1 punto percetnuale. Ancora debole invece Mediaset che cede quasi mezzo punto percentuale, dopo aver sofferto ieri del tonfo di Wpp, il colosso britannico della pubblicità. Male anche Leonardo, Buzzi Unicem e Azimut che cedono intorno allo 0,50%.