Notizie Notizie Italia Obbligazioni: le 6 regole d’oro da seguire per un corretto investimento

Obbligazioni: le 6 regole d’oro da seguire per un corretto investimento

22 Settembre 2017 15:42

Diversificazione e valutazione del rischio/rendimento non sono le uniche due variabile fondamentali da tenere in considerazione per un corretto (e remunerativo) investimento in obbligazioni. Occorre infatti tenere presente e seguire ben 6 regole se si vuole ottenere attraverso questo asset una fonte di reddito con una certa protezione del capitale. L’esperto Chris Iggo, Cio obbligazionario di Axa Investment Managers, le ha individuate.

Ecco le sue sei regole d’oro per l’investimento obbligazionario:

1. Definire un livello di reddito realistico
La strategia giusta per un investitore alla ricerca di reddito dipenderà dalla sua tolleranza al rischio, che determinerà il reddito massimo realisticamente raggiungibile e l’orizzonte di tempo desiderato. Anzitutto, è necessario disporre di un piano in termini di strategia d’investimento. Si deve basare su un livello realistico di reddito che si intende ottenere e sul limite temporale entro il quale si ha bisogno del capitale investito.

2. Diversificare le fonti di rendimento
Disporre di un flusso diversificato di reddito potrebbe significare essere esposti a ogni genere di strumento, dai titoli di Stato e le obbligazioni investment grade, passando per l’universo high yield fino ai mercati emergenti di tutto il mondo. La diversificazione deve realizzarsi anche a livello di classi e sottoclassi di attivi, senza dimenticare che anche l’inflazione pone un altro rischio per gli investitori. Le obbligazioni indicizzate rappresentano quindi una classe di attivi fondamentale per impedire che provochi l’erosione del reddito. “È importante essere molto diversificati – afferma l’esperto di Axa – e non puntare tutto su poche idee; se qualcosa va storto con un investimento, non avrà un effetto troppo negativo sul portafoglio complessivo. Bisogna detenere un
numero elevato di posizioni per diversificare ogni paniere”.

3. Prendere in considerazione la duration breve
Nell’universo del reddito fisso, un approccio di duration breve è potenzialmente in grado di ridurre la sensibilità all’aumento dei tassi d’interesse, ottimizzando al contempo i rendimenti corretti per il rischio e la liquidità inquanto consente di reinvestire i proventi delle obbligazioni in scadenza nelle migliori opportunità del momento.

4. Conoscere il proprio profilo di rischio/rendimento
Un rendimento superiore può essere allettante, ma bisogna essere certi di non assumere troppi rischi in rapporto alla remunerazione che si otterrebbe. Nei mercati obbligazionari ciò significa evitare di allungare la duration in un contesto di tassi d’interesse in rialzo.

5. Evitare movimentazioni eccessive
È importante avere la flessibilità necessaria a sottoscrivere e liquidare gli investimenti per cogliere le migliori opportunità. Tuttavia, le compravendite costano e possono rapidamente erodere i guadagni. Ciò accade soprattutto nei mercati obbligazionari, visti i livelli relativamente contenuti dei rendimenti attuali. “Lo spread denaro-lettera è mediamente pari al 30-40% del rendimento, quindi un eccesso di compravendite erode questo margine e ovviamente riduce il rendimento totale”, spiega Iggo.

6. Prestare attenzione al rischio valutario
Gli investimenti globali espongono al rischio valutario. Le obbligazioni high yield e i fondi dei mercati emergenti, per esempio, sono solitamente denominati in dollari, ma le obbligazioni sottostanti che detengono possono essere emesse in qualsiasi valuta. “Le strategie senza copertura possono accrescere i rendimenti in caso di movimenti valutari favorevoli al portafoglio- conitnua l’esperto obbligazionario – ma fluttuazioni avverse possono facilmente azzerare i rendimenti delle obbligazioni sottostanti”. Mantenendo il più possibile stabile il capitale investito si garantirà anche la stabilità del proprio flusso di reddito, quindi gli investitori che vogliono minimizzare questo rischio farebbero bene ad optare per fondi con copertura dell’esposizione valutaria.