Notizie Notizie Mondo Nouriel Roubini: l’outlook su S&P 500 e Fed

Nouriel Roubini: l’outlook su S&P 500 e Fed

8 Dicembre 2022 10:55

Dr. Doom Nouriel Roubini torna a parlare, prevedendo un crollo dell’indice S&P 500 fino a -25% in caso di grave contrazione del Pil da recessione negli Stati Uniti.

Nei casi di recessione breve e leggera, di solito, lo S&P 500 tende a scendere dal picco al fondo del 30%”, ricorda l’economista, facendo riferimento all’impatto che, di norma, una caduta del Pil ha su Wall Street.

Di conseguenza, partendo da questo presupposto, e “anche in caso di recessione moderata”, l’indice benchmark di Wall Street “dovrebbe scendere di un altro 15%, ha detto il professore emerito della Stern School of Business della New York University e ceo di Roubini Macro Associates, noto per le sue previsioni pessimistiche ma spesso profetiche.

Nel caso invece di “una recessione più grave rispetto allo scenario di una recessione breve e leggera, ma non grave come quella provocata dalla grande crisi finanziaria…potenzialmente il margine di ribasso (per l’indice S&P 500) sarebbe di un altro 25%”.

Dr. Doom, famoso soprattutto per aver previsto lo scoppio della bolla immobiliare Usa del 2008 e la conseguente grande crisi finanziaria globale, ha lanciato diversi campanelli d’allarme nel corso del 2022, parlando di una recessione inevitabile e di una successiva crisi globale stagflazionistica dei debiti.

In un articolo pubblicato pochi giorni fa su Project Syndicate, l’economista ha ‘presentato’ il cosiddetto crash inevitabile, affrontando la questione dei debiti privati e pubblici che le varie economie hanno ammassato, ‘grazie’ alla droga monetaria iniettata dalle banche centrali, e dei cosiddetti “zombie insolventi”.

L’esplosione dei ratio dei debiti insostenibili ha portato diversi debitori – famiglie, aziende, banche, banche ombra, governi, e perfino interi paesi – a diventare zombie insolventi, che sono stati sostenuti dai bassi tassi di interesse (che hanno permesso ai costi di servizio dei debiti di essere gestibili)“.

Dr. Doom e l’alert sugli zombie insolventi

Di zombie insolventi Dr. Doom Nouriel Roubini è tornato a parlare nell’intervista rilasciata a Bloomberg, spiegando che, a suo avviso, i primi segnali dell’avvento di una recessione si manifesteranno nei mercati del credito, in particolare nei debiti di quelle società zombie che si sono indebitate in modo eccessivo e che fanno affidamento su modelli di business insostenibili.

Dr. Doom ha anche reso noto l’outlook su ciò che farà la Fed di Jerome Powell. Un outlook alquanto ‘hawkish’: a suo avviso, infatti, la banca centrale americana sarà costretta, ad alzare i tassi di interesse fino al 6% per sconfiggere l’inflazione in fiamme.

E proprio le ulteriori strette monetarie della Fed metteranno tanti zombie “in una situazione di stress”.

Se entreremo in una recessione, molte istituzioni…assisteranno ad aumenti significativi dei costi di servizio dei debiti. Dunque, il mercato dei crediti farà fronte a uno stress, ha insistito Roubini, aggiungendo che molti zombie “sono già insolventi”.

Uno studio sugli zombie è stato condotto, ha fatto notare un articolo di Fortune, dal colosso bancario Usa Goldman Sachs: ne è emerso che il 13% delle società con sede negli Stati Uniti “potrebbe essere considerato” zombie.

Il ceo di New Constructs David Trainer crede inoltre che al momento ci siano 300 società zombie quotate in Borsa.

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