Mercati europei cauti. Piazza Affari scivola in negativo, focus su Telecom con nomina ceo e dettagli Golden Power
I mercati europei si muovono in moderato rialzo nella penultima seduta della settimana. Rialzi (seppur contenuti) grazie alla chiusura positiva di Wall Street che beneficia della presentazione della riforma fiscale da parte del presidente statunitense, Donald Trump. Sebbene non ci siano ancora molti dettagli, il mercato sembra apprezzare l’annuncio del primo inquilino della Casa bianca che ha bollato questo piano come “cambio rivoluzionario” (approfondisci la notizia su Trump).
Nel Vecchio continente prevale però una certa cautela: a Francoforte il Dax sale dello 0,14%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 segnano rispettivamente un +0,01% e un -0,16%. In giornata, dal fronte macro, si attendono alcuni spunti rilevanti in arrivo dall’Europa e dagli Stati Uniti: si tratta del dato sull’inflazione in Germania (lettura preliminare di settembre) e del Pil a stelle e strisce relativo al secondo trimestre 2017n (terza e ultima lettura).
Debolezza a Piazza Affari, con il Ftse Mib che, dopo un avvio poco sopra la parità, ora lascia sul terreno lo 0,22% a 22.571,71 punti. Tra le storie di giornata c’è Telecom Italia, con il titolo che sale dello 0,31%: oggi è in calendario il consiglio di amministrazione del gruppo telefonico che, secondo quanto riportato dalla stampa dovrebbe ufficializzare, salvo sorprese dell’ultima ora, la nomina di Amos Genish quale nuovo amministratore delegato del gruppo. Giuseppe Recchi dovrebbe essere nominato vice-presidente esecutivo con deleghe su sicurezza e Sparkle. Ma l’attesa cresce in Telecom Italia anche per la questione “Golden power” in merito alla posizione dei francesi di Vivendi: sempre oggi dovrebbe concludersi l’iter del comitato interministeriale incaricato di esaminare il dossier. Il governo sembra intenzionato a contestare il difetto di notifica ed avviare un iter sanzionatorio, ma non sarebbero ancora prese decisioni in merito all’eventuale esercizio dei poteri speciali e quindi delle possibili prescrizioni da imporre a Tim. Secondo gli esperti di Equita, sulla base delle indiscrezioni di queste settimane, il governo non vuole forzare decisioni sulla rete Telecom attraverso l’esercizio del golden power, ma vada verso un percorso alternativo chiedendo la societarizzazione della rete. “Pensiamo – spiegano dalla sim milanese – che un percorso di valorizzazione della rete guidato da Tim e non forzato dal governo possa far emergere valore. Ai prezzi correnti, ipotizzando per la rete un Ebitda di circa 2 miliardi di euro e una valutazione tra 8-9 volte l’Ebitda (16-18 miliardi), il multiplo implicito del business domestico da servizi sarebbe di 3,1-3,6 volte enetrprise value /Ebitda”.
Tra le storie di giornata c’è certamente Fincantieri all’indomani dell’accordo raggiunto tra il governo italiano e quello francese sull’affare Stx. Il colosso italiano della cantieristica navale otterrà la maggioranza nel capitale di Stx, ovvero il 51%, attraverso una quota del 50% effettivamente acquisita e un 1% “prestato” da Parigi, che per 12 anni potrà avvalersi di “un diritto di ritorno”, nel caso in cui Fincantieri non ottemperasse a una serie di impegni concordati. Dopo un avvio in deciso rialzo, il titolo Fincantieri ora viaggia in calo di circa lo 0,6 per cento.