Mail di Trump Jr fanno deragliare il dollaro, euro ai massimi da maggio 2016
Il Russiagate torna a destabilizzare i mercati con dollaro in caduta rispetto alle altre principali valute. Il figlio maggiore di Donald Trump ha rilasciato una catena di email citando il sostegno russo a suo padre prima delle elezioni statunitensi dell’anno scorso. In particolare il figlio maggiore del presidente statunitense, in seguito alle rivelazioni del New York Times, è stato costretto a pubblicare lo scambio di email con l’intermediario Rob Goldstone, riguardante l’incontro del 9 giugno del 2016 con l’avvocato russo Natalia Veselnitskaya che sosteneva di avere materiale compromettente su Hillary Clinton.
Trump Jr sostiene di non aver detto nulla al padre circa l’incontro con la Veselnitskaya rigettando quindi le accuse di collusione.
Nuove rivelazioni che hanno scosso il dollaro, sceso con decisione contro lo yen e le altre principali valute. Il cross euro/dollaro è schizzato questa mattina fino a quota 1,1489, sui nuovi massimi da maggio 2016. Forte inversione di tendenza anche per il cross dollaro/yen che è sceso a 113,4, in calo di circa una figura dai massimi a 4 mesi a cui viaggiava alla vigilia prima dello scoppio dello scandalo mail.
Oggi focus su audizione Yellen
La giornata di oggi sui mercati sarà guidata da quanto emergerà dall’audizione al Congresso Usa di Janet Yellen. Il presidente della Federal Reserve potrebbe fornire dettagli in merito alle tempistiche del prossimo rialzo dei tassi. Attenzione anche sulle tempistiche della riduzione del bilancio della Fed. Il membro della Fed, Lael Brainard, ha dichiarato che se i dati continueranno a confermare la solidità del mercato del lavoro e dell’attività economica degli Stati Uniti, sarebbe appropriato iniziare presto un graduale e prevedibile percorso per il run-off del bilancio Fed.
BoC verso stretta sui tassi
Infine, appuntamento nel pomeriggio con la Bank of Canada che potrebbe rompere il ghiaccio effettuando il primo rialzo dei tassi degli ultimi 7 anni. Come in parte preannunciato dal governatore Poloz nelle scorse settimane, la banca centrale canadese potrebbe decidere di apportare una prima stretta sui tassi con il costo del denaro che, stando alle stime di consensus Bloomberg, sarà alzato allo 0,75% dallo 0,5% attuale. Secondo gli analisti di Hsbc a tale mossa dovrebbe fare seguito un ulteriore rialzo dei tassi nel meeting di ottobre. In precedenza la stessa Hsbc indicava tassi fermi fino all’ultimo quarter del 2018.