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L’attività di M&A rivitalizza le convertibili

20 Febbraio 2018 14:53

 

 
 
La performance dell’azionario globale nell’ultimo trimestre 2017 è stata positiva, grazie ai massimi raggiunti dai principali mercati. Come spiega Anja Eijking, gestore del fondo F&C Global Convertible Bond di BMO Global Asset Management, i titoli statunitensi hanno beneficiato della solida corsa dell’economia nazionale e del taglio delle tasse, una delle vittorie chiave a livello legislativo del presidente Donald Trump. Quanto alla Fed, in linea con le aspettative, ha annunciato un rialzo dei tassi all’1,5% nel meeting di dicembre, il terzo aumento del 2017. La ripresa dell’inflazione primaria di novembre ha portato a un aumento dei prezzi della benzina, tuttavia l’inflazione core si è mantenuta ridotta e i tassi dei Treasury sono quindi rimasti bassi.
Quanto all’eurozona gli indicatori economici si mantengono solidi ma, nonostante ciò, la performance dell’azionario europeo è stata inferiore rispetto alla media globale a causa del riemergere dei rischi politici.

L’azionario giapponese al contrario è cresciuto significativamente, in particolare l’export che ha beneficiato della crescita globale, mentre il mercato locale è stato spinto dalla rielezione del primo ministro Abe.
 
Convertibili in ripresa

 

All’interno di questo scenario è interessante analizzare il mercato delle convertibili che nel mese di dicembre è stato interessato dalle irregolarità contabili della società di distribuzione di mobili e prodotti per la casa Steinhoff, che era stato un driver di performance del settore convertibili per diversi anni. “La società ha posticipato la pubblicazione del suo rapporto annuale e assunto PWC per verificare la validità e recuperabilità di asset non relativi al Sudafrica per un totale di 6 miliardi di euro”, spiega Eijking.
A parte il caso Steinhoff, il mercato delle convertibili sta assistendo a un’importante ripresa delle attività di M&A. Nel settore immobiliare l’austriaca Buwog ha ricevuto un’offerta di take-over da parte di Vonovia, mentre nel Regno Unito Hammerson ha fatto un’offerta per il trust di investimenti in real estate (REIT) per centri commerciali Intu Properties. In Italia il produttore di cavi Prysmian ha acquisito US General Cable. Nle complesso sono state emesse nuove convertibili per una cifra pari a circa 12 miliardi di dollari.
Tra i principali emittenti Deutsche Post, Chugoku Electric Power, Suntec REIT, Hon Hai Precision, Cypress Semiconductor, Be Semiconductor e Fugro. A questi si aggiungono le nuove emissioni delle francesi Elis (servizi commerciali) e Maisons du Monde (operatore di negozi di prodotti per la casa) e della tedesca Corestate Capital (gestione di investimenti nel real estate).
 
Previsioni promettenti

 

Che cosa aspettarsi per il futuro? L’outlook di Eijking è positivo: i dati macroeconomici continuano a indicare un contesto di crescita globale in miglioramento, in particolare in Europa con la BCE che ha migliorato le previsioni di crescita economica per il 2018 dal precedente 1,8% all’attuale 2,3% e da 2,2% a 2,4% per il 2019.

“Ci aspettiamo che gli Stati Uniti crescano del 2,5%-3% nel corso del 2018, la Cina tra il 6% e il 6,5% e il Giappone tra l’1% e l’1,5% – aggiunge il gestore – La crescita globale in miglioramento, l’inflazione che si mantiene bassa, i tassi di interesse ridotti e gli utili societari in crescita sono tutti driver positivi per i mercati finanziari”
Inoltre, la riforma fiscale – inclusa la riduzione della tassazione massima per le aziende la 35% al 21% – voluta dal presidente Trump e dai Repubblicani dovrebbe essere di supporto per gli utili societari.

“Tra i rischi principali, vedo un’inflazione più alta delle aspettative, che potrebbe portare a politiche meno accomodanti da parte delle Banche centrali. Movimenti significativi sul mercato obbligazionario potrebbero poi compromettere il contesto di bassa volatilità dell’azionario”, dice Eijking. Che conclude: “Per oscillazioni del mercato azionario comprese tra +15% e -17,5%, ci aspettiamo che le convertibili possano muoversi, rispettivamente, in un intervallo tra +9% e -7,2% su un orizzonte temporale di un anno”.