Notizie Notizie Italia Italia torna a essere una ‘sorvegliata speciale’: banche sotto stress con risalita spread

Italia torna a essere una ‘sorvegliata speciale’: banche sotto stress con risalita spread

28 Maggio 2019 14:32

Potrebbe essere una calda estate o almeno questo è quello che possiamo scorgere da queste prime due giornate post elezioni europee. A pesare sul listino bancario e, a cascata sul Ftse Mib, sono un mix di dichiarazioni, indiscrezioni e appuntamenti importanti.

Cominciamo con le dichiarazioni. Gli operatori di Borsa sono preoccupati dall’atteggiamento battagliero di Salvini e dall’intensificarsi delle tensioni con l’UE, in realtà mai sopito, ma che, con il 34% raccolto alle elezioni europee, Salvini sta riproponendo. Il Vice Premier non ha fatto passare molto tempo dallo spoglio, dichiarando di voler proseguire con politiche a deficit, a partire dall’introduzione della Flat Tax al 15% per le persone fisiche, ma anche partite iva e imprese, che potrebbe costare qualcosa come 30-50 miliardi. Il tutto nella settimana in cui sembrerebbe che l’UE stia per inviarci una lettera chiedendo spiegazione sull’incremento del debito pubblico italiano. Anche a tal riguardo Salvini ha già detto che se “la lettera sarà fatta alla vecchia maniera dicendo di tagliare, noi diremo no”.

Diversi anche gli appuntamenti importanti dei prossimi giorni. Oltre alla lettera in arrivo di cui abbiamo parlato, oggi comincia una tre giorni di emissioni di Titoli di Stato e il 5 giugno l’UE si esprimerà anche sullo stato dell’economia italiano.

Infine, secondo indiscrezioni Bloomberg, ci sarebbe la possibilità di una multa da 3,5 miliardi all’Italia che la Commissione europea potrebbe infliggere all’Italia.

Un mix piuttosto esplosivo che sta già avendo ripercussioni sul comparto bancario e a cascata sull’indice italiano.

 

Rendimento Titoli di Stato: pericolosamente vicini a resistenza 2,74%

In peggioramento il quadro grafico dei Titoli di Stato italiani. Le tensioni di cui abbiamo parlato stanno portando ad un veloce rialzo dei rendimenti dei governativi italiani. Il decennale si riavvicina pericolosamente ai 274 punti. La forte divergenza su RSI avviata sui minimi di dicembre e marzo 2019 aveva già segnalato un graduale cambio di sentiment del mercato. Ora l’eventuale break di 274 punti darebbe un segnale molto importante in termini di sentiment con primo target a 280 e 287 punti. La situazione rimane dunque molto critica. Uno sgonfiamento ci sarebbe col break della trend rialzista di breve periodo (minimi del 11 aprile e 24 maggio) e ritorni verso 250 punti e 240 punti.

L’analisi delle correlazioni tra rendimenti governativi e Ftse Italia All Share Banks chiarisce qualsiasi dubbio. Se tra febbraio e metà aprile 2019 il forte calo dei rendimenti aveva permesso una veloce accelerazione del comparto bancario al rialzo, l’inversione di tendenza dello yield ha di fatto generato un cambio di direzione dell’indice bancario di riferimento (vedi immagine).

Ftse Mib: aggrappato a 20.236 punti. In caso di break possibili discese anche verso 19.300 punti

L’indice italiano molto esposto al comparto bancario ha ovviamente risentito dello scivolone delle banche e, dopo il massimo 2019 a 22.052 punti, ha invertito con forza il trend tornando a 20.236 punti. Qui giace un supporto statico chiave, la media mobile 200 periodi. La rottura di tale livello in chiusura aprirebbe a ribassi anche marcati verso 20.000 punti, mentre area 19.300 punti potrebbe rappresentare un punto di arrivo importante in caso di netto peggioramento della situazione. Al rialzo invece solo il superamento di 21.000 punti darebbe un segnale di tornata calma sull’indice italiano. Si consiglia la massima cautela in questa fase sui titoli del Ftse Mib.