Notizie Notizie Italia Governo Draghi al capolinea, la reazione dello spread. Ecco i possibili scenari

Governo Draghi al capolinea, la reazione dello spread. Ecco i possibili scenari

14 Luglio 2022 09:14

La decisione del Movimento 5 Stelle di votare oggi una sfiducia formale al governo Draghi apre per l’Italia uno scenario di crisi che potrebbe sfociare in elezioni anticipate. “Siamo assolutamente pronti a dare un supporto costruttivo a questo governo e al premier Draghi, ma non siamo pronti a dargli un assegno in bianco”, ha detto Conte ieri sera dopo una giornata di incontri. L’aventino del M5S rende più che concreta l’ipotesi che Mario Draghi già oggi salga al Quirinale per rassegnare le dimissioni e stando a quanto dichiarato dallo stesso premier non più tardi di martedì non ci sarebbe la sua disponibilità ad andare avanti con una maggioranza che non comprenda i grillini.

Posizione di Draghi che è confermata anche dalle prese di posizione degli altri principali partiti dell’attuale maggioranza. Matteo Salvini, leader della Lega, ieri ha indicato la via maestra delle elezioni anticipate se i Cinque Stelle si tireranno indietro e anche il Pd ha indicato una posizione simile.

Lo spread si infiamma

Lo spauracchio delle elezioni si affaccia anche sui mercati con i Btp di nuovo presi di mira. Lo spread Btp-Bund stamattina è subito schizzato arrivando in area 208 rispetto a quota 199 a cui si attestava ieri. Il rendimento del Btp a 10 anni viaggia in area 3,2%. Una crisi italiana che rende ancora più urgente il varo dello scudo anti-spread a cui la Bce sta lavorando e che gli investitori si attendono venga varato il prossimo 21 luglio.

Reazione anche sull’azionario con Piazza Affari che ha aperto a -1%, peggiore tra le Borse Ue (il Dax viaggia in lieve rialzo).

Una crisi di governo non è detto che porti inevitabilmente a elezioni anticipate, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che potrebbe invitare Draghi e i partiti della maggioranza a vagliare tutte le opzioni possibili per evitare un voto in autunno. Mattarella potrebbe quindi invitare Draghi a fare un giro di consultazioni
con i partiti per verificare se ha ancora il loro sostegno e andare in parlamento a chiedere la fiducia.

Le ipotesi 

Ecco di seguito in breve i possibili scenari e possibili impatti in termini di spread Btp-Bund, con la permanenza di Draghi fino a primavera che rimane l’opzione di gran lunga preferita dai mercati; in alternativa ai mercati potrebbe andare bene anche un governo di transizione, anche senza Draghi, che permetta di evitare il voto in autunno.

Draghi si dimette e si va a elezioni anticipate. E’ forse lo scenario più probabile alla luce di quanto affermato in questi giorni da Draghi che ha detto in più occasioni che non è possibile per lui continuare senza l’appoggio del M5s. Le elezioni sarebbero indette tra fine settembre e inizio ottobre.

Nuovo governo e voto a febbraio. Mattarella potrebbe testare la possibilità di un nuovo governo di transizione che traghetti il paese verso le elezioni a fine legislatura. Tra i papabili premier ci sarebbe l’attuale ministro dell’Economia, Daniele Franco, che darebbe continuità all’azione dell’attuale governo.

Draghi-bis con il M5S. L’attuale premier si dimette e Mattarella lo esorta a verificare se ci sono i numeri per un nuovo governo con il sostegno anche del Movimento 5 Stelle.

Governo senza il M5S. L’ipotesi che al momento sembra più remota, con Salvini che ha indicato chiaramente la via delle elezioni se i 5 Stelle escono dalla maggioranza.