Notizie Notizie Italia Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Banco Bpm e Mediobanca trainano settore

Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Banco Bpm e Mediobanca trainano settore

Pubblicato 23 Febbraio 2024 Aggiornato 1 Marzo 2024 09:45

Una settimana caratterizzata da un sentiment decisamente positivo per i mercati finanziari trainati dall’attessima trimestrale della big Usa dell’AI, Nvidia che ha stracciato le attese. Un trend positivo che ha coinvolto anche Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha oltrepassato nella seduta infrasettimanale la soglia dei 32mila punti trainato al rialzo dalla positiva intonazione dei bancari.

Non è poi mancato il faro sulle principali banche centrali, con la Fed e Bce che hanno pubblicato i rispettivi verbali delle riunioni che hanno inaugurato il 2024.

Lato societario, sotto la lente la stagione delle trimestrali (il calendario completo delle big del Ftse Mib) che è proseguita senza sosta anche a Piazza Affari: tra le big del Ftse Mib negli ultimi giorni sono stati presentati al mercato i risultati finanziari di A2A e quelli di Tenaris.

Ecco quali sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib della settimana.

I titoli migliori della settimana

Classifica Migliori 5 Var% 1 weekly Ultimo prezzo
1 BANCO BPM 11,10% 5,46
2 MEDIOBANCA 10,70% 12,95
3 TENARIS 8,80% 16,42
4 UNIPOL 6,60% 7,41
5 FERRARI 6,30% 386

I bancari capitanati da Banco Bpm si sono messi in evidenza nel corso dell’ultima ottava. In particolare, grazie a una crescita dell’11,1% il titolo della banca guidata da Giuseppe Castagna è rimbalzato e si è gettato alle spalle le deboli performance della passata settimana che lo vedeva sul fondo del Ftse Mib.

Sul podio sale anche Mediobanca (+10,7%) che in settimana è finita sotto i riflettori. Nella giornata di oggi hanno tenuto bancoa i rumors che riaccendono le scommesse del mercato su un potenziale risiko bancario/assicurativo. Secondo le indiscrezioni de “Il Foglio”, due banche di investimento starebbero conducendo studi di fattibilità incentrati su una possibile acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, attraverso un’offerta pubblica di scambio da 12 miliardi di euro con un premio del 20% per gli azionisti.

L’operazione coinvolgerebbe anche Generali, di cui Mediobanca detiene attualmente circa il 13% del capitale, quota che la rende il maggiore azionista della compagnia assicurativa e che entrerebbe così in possesso dell’istituto guidato da Andrea Orcel. L’ipotesi di questo “triangolo”, che ha acceso i titoli del comparto finanziario in Borsa, andrebbe a toccare, come suggeriscono alcuni operatori, gli equilibri del sistema finanziario italiano.

Nella seduta di giovedì Mediobanca, che ha anche incassato la promozione a buy di Ubs, ha annunciato le ultime novità dell’accordo di consultazione tra di piazzetta Cuccia. Tra cui l’uscita della famiglia Angelini che ha venduto sul mercato dei blocchi da parte del gruppo Angelini lo 0,47% del capitale. Tra gli ingressi l’ammissione all’accordo di Valsabbia Investimenti (famiglie Brunori, Cerqui e Oliva – gruppo attivo nel settore siderurgico) titolare di 1,2 milioni di azioni Mediobanca (0,14% del capitale sociale) e di PLT Holding (famiglia Tortora – primario gruppo attivo nel settore delle energie rinnovabili), che ha acquistato sul mercato dei blocchi 4 milioni di azioni (0,47%). “Per effetto di quanto sopra la percentuale rappresentata dall’Accordo sale dal 10,84% al 10,98% del capitale sociale”, segnala Mediobanca.

L’ottava si chiude con un saldo positivo per Tenaris (+8,8%). A guidare la volata del titolo del gruppo produttore di tubi in acciaio guidato dalla famiglia Rocca i numeri trimestrali migliori delle attese.

Per Tenaris il quarto trimestre è stato chiuso con ricavi netti per 3,41 miliardi di dollari, in calo del 5,7% anno su anno ma al di sopra delle stime pari a 3,12 miliardi di dollari e un Ebitda che cala del 23% a 975,3 milioni di dollari, ma che batte anche in questo caso il consensus Bloomberg pari a 856,8 milioni di dollari. Il margine si attesta al 28,6% (vs 35,1% a/a e 27,1% previsto). L’Eps è pari a 96 centesimi, in aumento da 68 del periodo di confronto, contro 51 centesimi attesi. Tenaris si attende che le vendite del primo semestre saranno in linea con quelle del secondo semestre del 2023.

Sul listino principale di Piazza Affari, tra i migliori titoli spicca ancora  Unipol grazie a un rialzo settimanale del 6,6%% (miglior titolo della settimana chiusa lo scorso 16 febbraio). Il mercato e gli analisti continuano a guardare positivamente alla decisione annunciata lo scorso 16 febbraio di avviare il processo di razionalizzazione del gruppo, con l’avvio del progetto di fusione Unipol Gruppo-UnipolSai. In un contesto in cui è stata deliberata un’Opa volontaria totalitaria su azioni UnipolSai.

I titoli peggiori della settimana

Classifica Peggiori 5 Var% 1 weekly Ultimo prezzo
1 STMICROELECTRONICS -2,40% 41,53
2 CAMPARI -2,00% 9,77
3 ERG -1,50% 24,98
4 NEXI -1,20% 7,13
5 IVECO GROUP -0,80% 11,1

Sul fronte opposto, quello dei ribassi, si sono posizionate STMicroelectronics, Campari, ERG, Nexi e Iveco Group.