Notizie Notizie Mondo Cina: nasce la “Bond Connect”, la piattaforma dedicata agli investitori esteri

Cina: nasce la “Bond Connect”, la piattaforma dedicata agli investitori esteri

3 Luglio 2017 13:00

Dopo il rilancio del meccanismo delle “Free Trade Zones” e la riduzione da 122 a 95 delle aree di investimento vietate, nuova misura di Pechino per attirare i capitali stranieri. Le autorità cinesi e di Hong Kong hanno annunciato la creazione del “Bond Connect”, il nuovo schema di investimento che autorizza gli investitori stranieri a puntare sul mercato onshore del Dragone.

A vent’anni dall’handover dell’ex colonia britannica, il “Bond Connect” rappresenta un piano per provare a collegare il mercato obbligazionario cinese, che vale 9 mila miliardi di dollari (terzo a livello globale), tramite la piazza di Hong Kong.

Qualche settimana fa, le azioni di categoria A cinesi (A Shares) sono state inserite nell’indice MSCI Emerging Markets. Nonostante l’ingresso di solo 222 società (rispetto alle 448 originariamente previste), l’inclusione, al quarto tentativo, ha rappresentato una pietra miliare nel processo di ricalibrazione degli investimenti in direzione di Pechino.

Standard Chartered stima che solo l’1,25% del mercato obbligazionario cinese sia rappresentato da capitali stranieri, contro il normale 10-20% medio degli emergenti. Lo sbarco è stato finora ostacolato da mercato giovane e poco trasparente e dai paletti fissati dalla regolamentazione.

Eliminando di fatto la necessità di dover fare i conti con le complesse regole poste in essere dalle autorità del Dragone, ora gli operatori potranno entrare nel mercato sfruttando le “financial facilities” di Hong Kong senza dover aprire un conto ad hoc, si presume che sarà perfezionata anche la trasparenza degli scambi.

Investitori qualificati finiranno per migliorare anche la “tenuta” del mercato, troppo spesso preda di sbalzi a causati da una forte componete retail.

HSBC e la branch di Bank of China a Hong Kong sono i primi due istituti che a lanciarsi nella negoziazione della Bond Connect. Nei prossimi due anni lo scema è visto a 220 miliardi di dollari per salire a mille nel giro di 10 anni.

“Ci attendiamo che i primi ad investire tramite il Bond Connect siano quelli investitori che hanno già ricevuto l’approvazione ad operare direttamente sul mercato interbancario delle obbligazioni”, ha detto Kenneth Ho, credit strategist di Goldman Sachs. “Per ottenere un afflusso di fondi più significativo, ci attendiamo che gli investitori comprendano meglio il funzionamento della piattaforma di trading”.