Notizie Chiusura Borse oggi, 31 maggio 2023: vendite in Europa dopo l’avvio contrastato a Wall Street. Piazza Affari maglia nera

Chiusura Borse oggi, 31 maggio 2023: vendite in Europa dopo l’avvio contrastato a Wall Street. Piazza Affari maglia nera

Pubblicato 31 Maggio 2023 Aggiornato 25 Novembre 2023 18:08

Seduta da dimenticare per tutti i principali indici europei, che peggiorano dopo l’apertura poco tonica di Wall Street.

Al momento, vendite anche oltreoceano con l’indice S&P 500 in calo dello 0,92%, mentre il Nasdaq cede lo 0,8%. Sull’andamento dei listini pesano i timori sulla crescita economica della Cina, un fattore che potrebbe portare ad un ulteriore peggioramento dell’economia globale.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 31 maggio 2023

Indici Europa e Italia

A Piazza Affari, maglia nera per l’indice Ftse Mib che chiude le contrattazioni con un calo del 2% tornando così vicino a quota psicologica dei 26.000 punti.

In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta in ribasso dell’1,7%. Vendite anche sul Dax di Francoforte (-1,49% a quota 15.671 punti) e sull’Ibex35 spagnolo (-1,54%), ma anche sul Cac40 francese (-1,3%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui bancari Banca Mps (+1,7%) e Finecobank (+1%). Sopra la parità anche Nexi (+0,91%) e Campari (+0,41%).

Al contrario, vendite su Prysmian (-4,15%), ma anche su Leonardo (-4%). Male anche Unicredit (-3,5%) ed Eni (-3,5%).

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Andamento Spread Btp / Bund

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund chiude le contrattazioni a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo a quota 4%.

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Forex e Commodity

Sul fronte dei cambi valutari continua la debolezza dell’euro, con il cambio Euro/Dollaro che si trova al momento a quota 1,065 in calo dello 0,75% rispetto alla chiusura di ieri.

SEGUIForex e mercato delle valute

Scende l’inflazione italiana

Sul fronte dei dati macroeconomici, nella rilevazione preliminare di oggi, l’inflazione italiana di maggio si è attestata al 7,6%, scendendo così dall’8,2% segnato ad aprile. Il dato è stato migliore anche delle attese infatti gli analisti si aspettavano una crescita dei prezzi intorno al 9,2%. Il rallentamento è dovuto per la maggior parte dal calo di prezzo dei beni energetici.