Notizie Indici e quotazioni Borse Europa terminano con una pioggia di segni rossi

Borse Europa terminano con una pioggia di segni rossi

5 Aprile 2024 17:51

Le principali borse europee archiviano in rosso l’ultima seduta della settimana (più corta per via delle vacanze pasquali), mentre Wall Street avanza dopo i dati sul mercato del lavoro sorprendentemente solidi.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 4 aprile 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni piatto, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dell’1,29% a 34.010,88 punti.

Negativi anche il Dax tedesco (-1,2%), il Cac40 francese (-1,1%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,6%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Eni, con l’annuncio del nuovo piano di buyback, Leonardo e Iveco Group .

Al contrario, i peggiori del listino sono Snam, Italgas e Banca Monte Paschi Siena.

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Andamento Spread Btp / Bund

Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario, con il Treasury a 10 anni statunitense al 4,37% e il biennale al 4,71%. Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,82% e il Bund al 2,4%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro torna a 1,083 dopo un po’ di volatilità in seguito al job report Usa, mentre il dollaro/yen si attesta a 151,6. Alcune dichiarazioni rilasciate da Kazuo Ueda, governatore della BoJ, suggeriscono un possibile secondo rialzo dei tassi nella seconda metà del 2024.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent tiene sopra la soglia dei 91 dollari al barile, sostenuto dai rischi di un’escalation delle tensioni in Medio Oriente e dopo la decisione dell’Opec+ di confermare i tagli alla produzione fino a fine giugno.

L’oro aggiorna ancora il massimo storico a 2.324 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia in area 68.000 dollari.

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L’agenda degli eventi

Negli Usa, il rapporto sull’occupazione di marzo ha evidenziato 303 mila nonfarm payrolls, ben oltre le attese, un tasso di disoccupazione ancora contenuto al 3,8% e una robusta crescita dei salari medi orari (+4,1% su base annua). Numeri che confermano la forza del mercato del lavoro a stelle e strisce, pur riducendo la probabilità di tagli dei tassi della Fed a giugno. Più probabile, secondo i mercati, che la banca centrale cominci a tagliare il costo del denaro da luglio in poi.

In Europa sono giunti anche gli ordini di fabbrica della Germania, inferiori alle attese (+0,2% m/m e -10,6% a/a), e le vendite al dettaglio dell’eurozona (-0,5% m/m e -0,7% a/a), entrambi relativi al mese di febbraio.

Ricordiamo che la prossima settimana sono in programma i dati sull’inflazione degli Stati Uniti, mentre nel Vecchio Continente si riunirà la Bce, che verosimilmente confermerà i tassi sui livelli attuali, in attesa di un probabile intervento a giugno.