Notizie Indici e quotazioni Borse Europa, seduta sottotono in attesa dei verbali della Fed e dei conti di Nvidia

Borse Europa, seduta sottotono in attesa dei verbali della Fed e dei conti di Nvidia

22 Maggio 2024 17:38

Le principali borse europee chiudono la seduta in territorio negativo, mentre Wall Street oscilla intorno alla parità in attesa dei verbali della Fed e dei conti di Nvidia, questi ultimi in uscita a mercati chiusi.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 maggio 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,41% a 34.460,52 punti.

Negativi anche il Dax tedesco (-0,3%), il Cac40 francese (-0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Stmicroelectronics, Banca Monte Paschi Siena e Amplifon.

Al contrario, i peggiori del listino sono Bca Pop Sondrio, Snam e Italgas.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,82% e il Bund al 2,53%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,084 e il dollaro/yen sale a quota 156,5.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 82 dollari al barile, dopo i dati odierni sulle scorte Usa in aumento e la riunione del 1° giugno dell’Opec+.

L’oro scambia in area a 2.390 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia in area 70.200 dollari.

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L’agenda degli eventi

Riflettori puntati sui verbali della banca centrale americana, anche se le ultime dichiarazioni dei funzionari sono concordi nel predicare cautela sui tagli dei tassi. I conti di Nvidia invece saranno utili per valutare le prospettive nel settore dell’intelligenza artificiale, che ha trainato i mercati nell’ultimo anno e mezzo.

Domani la Bce pubblicherà i dati sulle negoziazioni salariali, ma intanto gli omologhi dati tedeschi pubblicati dalla Bundesbank hanno evidenziato un aumento del 6,2% nel primo trimestre, superiore alle attese. Un’eventuale lettura più elevata del previsto anche nella zona euro potrebbe alimentare le preoccupazioni in ottica di inflazione e di futuri tagli dei tassi, dopo il taglio ormai scontato nella riunione di giugno.

Nel Regno Unito, i prezzi al consumo hanno rallentato ad aprile, scendendo a 0,3% su base mensile e al 2,3% su base annua, dallo 0,6% e dal 3,2% di marzo, pur risultando superiore alle aspettative. Il dato core è calato dal 4,2% al 3,9%, contro il 3,6% previsto.

Domani verranno diffusi anche gli indici PMI europei e americani, oltre che sui dati relativi alle negoziazioni salariali della zona euro.