Notizie Indici e quotazioni Borse Europa avviano la seduta poco distanti dalla parità

Borse Europa avviano la seduta poco distanti dalla parità

8 Maggio 2024 09:21

Le principali borse europee avviano la seduta poco mosse, mentre l’attenzione si concentra su alcuni dati macro e sulle trimestrali di Piazza Affari.

Panoramica sull’apertura delle Borse del 8 maggio 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,1% in area 34.200 punti.

Positivi anche il Dax tedesco (+0,3%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Leonardo, dopo i risultati in crescita e la conferma della guidance, Banco Bpm e Banca Monte Paschi Siena.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Ferrari, Campari e Bca Pop Sondrio.

In programma oggi i Cda di Bper, Nexi, Terna e Prysmian.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, Spread Btp/Bund, con il decennale italiano al 3,77% e il Bund al 2,44%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,074 e il dollaro/yen risale 155,3 nonostante i commenti di Ueda, governatore della Boj, che suggeriscono un prossimo rialzo dei tassi.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent in calo a 82,3 dollari al barile.

L’oro si mantiene a quota 2.320 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia a 62.300 dollari.

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L’agenda degli eventi

Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla produzione industriale tedesca, in calo dello 0,4% mensile e del 3,3% annuo, meno delle attese. In uscita anche le vendite al dettaglio dell’Italia e i dati Eia sule scorte petrolifere.

Per quanto riguarda la politica monetaria, è in programma oggi la riunione della banca centrale svedese, mentre giungono indicazioni contrastanti dalla Fed, con il membro della di Minneapolis, Neel Kashkari, che non toglie dal tavolo la possibilità di nuovi rialzi per riportare l’inflazione verso il 2%.