Notizie Indici e quotazioni Bank of Japan e i buy scatenati su borsa Tokyo: entra in Top 10 azionisti del 40% società quotate

Bank of Japan e i buy scatenati su borsa Tokyo: entra in Top 10 azionisti del 40% società quotate

28 Giugno 2018 09:12

Bilanci delle banche centrali intasati di asset: una situazione destinata a cambiare sia nel caso della Fed che in quello della Bce, con quest’ultima che, di recente, ha annunciato la fine del piano di Quantitative easing. Non altrettanto sembra disposta a fare invece la Bank of Japan che, stando ai calcoli del Nikkei, ha fatto così incetta di azioni, da entrare nella Top Ten del 40% circa delle società giapponesi quotate in Borsa: esattamente, di 1.446 società, rispetto alle complessive 3.735 complessive. I dati, che si riferiscono alla fine di marzo, confermano anche l’evidente correlazione tra il trend dell’indice Nikkei 225 Stock Average e gli acquisti della BoJ.

E’ dal dicembre del 2010, anno in cui non deteneva nessun EFT, che la BoJ continua ad acquistare gli asset (e nel luglio del 2016 ha anche raddoppiato il target dei suoi acquisti, su base annua, a 6 trilioni di yen). In quello stesso arco temporale, l’indice Nikkei 225 ha guadagnato ben l’89%.

Rispetto all’anno scorso, poi, quando deteneva appena 833 azioni, le partecipazioni azionarie sono salite per l’appunto a 1.446, riportando una espansione di ben il 70%.

La Bank of Japan si conferma oggi l’azionista di maggioranza di gruppi come Tokyo Dome, Sapporo Holdings, Unitika, Nippon Sheet Glass e Aeon, e il valore degli asset che ha ammassato per effetto dei suoi acquisti di ETF è stimato in 25 trilioni di yen circa (l’equivalente di $227 miliardi).

Questo, a sua volta, comporta che le partecipazioni detenute dalla BoJ rappresentino quasi il 4% della capitalizzazione aggregata di mercato, valutata 652 trilioni di yen (riferimento è al valore di mercato di quelle azioni che sono scambiate nella prima sezione del Tokyo Stock Exchange).

Ma non sono certo soltanto le azioni a interessare l’istituto guidato da Haruhiko Kuroda: la BoJ detiene infatti un valore record di bond sovrani giapponesi, pari al 41,8% di tutti quelli in circolazione, per un ammontare equivalente all’incirca all’intero Pil del Giappone.