Notizie Notizie Mondo Al via la nuova stagione delle trimestrali: il peggio dovrebbe essere alle spalle

Al via la nuova stagione delle trimestrali: il peggio dovrebbe essere alle spalle

11 Aprile 2019 16:27

Oggi la volta di BlackRock e domani toccherà alla più grande banca americana, JPMorgan Chase e a Wells Fargo riportare i risultati del primo trimestrale fiscale. Entra così nel vivo la nuova stagione delle trimestrali di Wall Street.
Come riporta Barron’s, secondo il consensus JPMorgan toccherà 28,4 miliardi di dollari di entrate. Le grandi banche hanno registrato un traballante 2018 e JPMorgan Chase non ha fatto eccezione. Gli occhi del mercato saranno così tutti puntati sulla trimestrale della banca non solo per conoscere lo stato di salute della banca americana, ma anche perché si avranno indizi più ampi in merito allo status dell’economia degli Stati Uniti e di quella globale in generale.

La nuova stagione degli utili di Wall Street rappresenta quindi un serio banco di prova dopo un trimestre che in borsa è stato il migliore in quasi un decennio. Stando alle stime della società di ricerca FactSet, gli utili delle principali 500 società americane, diminuiranno del 4,2% rispetto allo stesso periodo 2018, “un netto capovolgimento rispetto alla crescita del 2, 8%”. Per l’intero anno, la crescita degli utili attesa è attualmente pari al 4,3%, in calo rispetto al 10% dello scorso ottobre. Tuttavia il peggio, in termini di revisioni delle aspettative di utile, dovrebbe essere alle nostre spalle, come afferma Patrick Moonen, Principal Strategist Multi Asset di NN Investment Partners.

Anche se ancora negativa, la differenza fra il numero di analisti che aggiornano le loro previsioni al rialzo e quelli che le abbassano è scesa a -0,4 nel mese di gennaio e da allora è migliorata. Su una scala da -1 a +1 (con un livello 0 che rappresenta un egual numero di upgrade e downgrade), si attesta attualmente a -0,2, dice l’esperto. Un’inversione di tendenza che, continua Moonen, ha coinciso con un rally delle azioni globali del 15% rispetto all’anno precedente. Ma secondo l’esperto questo rally “spettacolare” è da attribuirsi non tanto alle dinamiche macroeconomiche e aziendali quando al cambiamento di mentalità degli investitori. Proprio questi ultimi difatti sono passati da timori esagerati di recessione a speranze di ripresa dalla seconda metà del 2019, soprattutto perché di recente sono arrivati segnali positivi da Cina ed Eurozona.

Da qui l’esperto prevede uno scenario macroeconomico di base in cui si registra una ripresa della crescita globale nel secondo semestre. A influenza positivamente questa ripresa, la riduzione di diversi rischi legati al commercio e alla politica, nonché alla forza dei mercati interni.