Notizie Notizie Italia Creval ruggisce in Borsa: mercato plaude a conti, dimezzato stock di crediti deteriorati

Creval ruggisce in Borsa: mercato plaude a conti, dimezzato stock di crediti deteriorati

6 Agosto 2020 10:34

Calda anzi caldissima accoglienza a Piazza Affari per i conti e per i passi compiuti sul fronte dei crediti deteriorati da parte di Creval. Il titolo della banca di Sondrio avanza di oltre il 7% poco sotto la soglia dei 7 euro, riportandosi ai livelli di marzo (-2,2 il saldo da inizio anno).

Il consiglio di amministrazione del Creval ha esaminato e approvato, nella tarda serata di ieri, i risultati consolidati al 30 giugno 2020 che evidenziano un utile netto pari a 41 milioni di euro in aumento del 74% rispetto ad un utile di 23,5 milioni di euro registrato nel primo semestre 2019. “Nonostante il difficile contesto esterno che si è venuto a creare, Creval a un anno dal lancio del Piano Industriale ha già raggiunto importanti obiettivi strategici in termini di riduzione dei rischi di credito, razionalizzazione della base costi e solidità patrimoniale”, si legge nella nota. E in particolare, Creval sottolinea che continua, sempre in coerenza con le linee del piano, la crescita degli impieghi e dei depositi retail. Nel periodo in esame gli impieghi retail hanno mostrato, infatti, una crescita del 3,6% su base annua, mentre i nuovi prestiti personali e i depositi retail hanno mostrato un rialzo rispettivamente del 74% e del 6,3 per cento.

Capitolo crediti deteriorati, dimezzato stock
Creval ha fatto sapere che nella tarda serata di ieri sono stati firmati accordi con MBCredit Solutions (Gruppo Mediobanca), Amco e Italian NPL Opportunities Fund II, (il cui advisor è Eidos Partners) per la cessione pro-soluto di 3 portafogli di crediti deteriorati per un valore nominale di circa 400 milioni di euro. Il gruppo bancario spiega che l’operazione, con valore lordo contabile pari a circa 300 milioni di euro, consentirà di portare l’Npe ratio al 6,4% con una riduzione di 200 punti base rispetto al 31 marzo 2020. I portafogli sono composti da posizioni a sofferenza, sia secured che unsecured, per un valore contabile lordo di circa 160 milioni di euro, e da posizioni Utp per un valore contabile lordo di circa 140 milioni di euro. Complessivamente sono state cedute circa 7.000 posizioni, rappresentate da crediti prevalentemente verso clientela corporate.

“L’accelerazione nella realizzazione del piano, grazie all’agilità operativa raggiunta, ci consente di presentarci con una struttura patrimoniale rafforzata e un basso profilo di rischio, anche grazie alla cessione di NPE appena finalizzata – commenta Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Creval -. Abbiamo dimezzato i crediti deteriorati, ridotto di 500 punti l’NPE ratio che scende al 6,4% e allo stesso tempo aumentato il livello di capitale al 16,7% di Cet1 ratio ai vertici del sistema e dotato la banca di una posizione di liquidità mai raggiunta nella sua storia”. Secondo il manager, “Creval si presenta come una banca rinnovata, resiliente e solida”.
E sempre su questo fronte, guardando al futuro, la banca precisa: “La qualità del credito continuerà essere oggetto di particolare attenzione tenuto conto anche dell’evoluzione attesa dello scenario macroeconomico. La significativa riduzione del portafoglio NPE pressoché dimezzatosi negli ultimi 12 mesi, pone la Banca in condizione di affrontare i prossimi mesi da una posizione ulteriormente rafforzata.

Le prospettive
Creval ha fatto sapere che al momento le linee guida strategiche e le azioni previste dal piano 2019-2023 risultano attuali. “D’altro canto il quadro di incertezza rende difficile ipotizzare la quantificazione delle ricadute dell’emergenza Covid-19 sull’economia e sul sistema bancario nel medio lungo termine”, spiega l’istituto. La banca “continuerà pertanto a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione e, una volta delineato un quadro più preciso della sua possibile evoluzione, valuterà l’attualità degli obiettivi economico-finanziari formulati nel Piano adoperandosi per adottare i necessari interventi”.