I titoli del giorno a Piazza Affari: bancari a due velocità, corre A2a
La settimana parte all’insegna dell’incertezza per le principali Borse europee, compresa Piazza Affari. Una settimana che si prospetta densa di spunti osservando il calendario macroeconomico e societario: si attende la riunione della Fed e i dati sul mercato del lavoro Usa di aprile, ma anche l’inflazione e Pil Ue. A livello societario, è entrata nel vivo la stagione degli utili negli Usa con i risultati di Amazon ed Apple ma anche a Milano con alcune tra le principali banche del Ftse Mib alla prova dei conti.
Intanto oggi a Milano l’indice Ftse Mib si muove in leggero calo, registrando ora una flessione dello 0,6%. Tra i singoli titoli resta in evidenza A2a ma anche i bancari che vanno a più velocità.
Banche alla prova dei conti
Banche sotto i riflettori questa settimana, con la pubblicazione dei conti trimestrali che è ormai alle porte per alcune big del settore come Intesa Sanpaolo (la preview). Dopo i risultati record del 2023, i numeri del primo trimestre saranno un test importante per capire lo stato di salute dell’intero settore. In generale, le aspettative restano positive, con gli analisti che si attendono un nuovo buon trimestre per le banche italiane. Tra le prime e tra le più attese a comunicare i numeri al 31 marzo 2024 c’è Intesa Sanpaolo (3 maggio). La settimana successiva, a partire da lunedì 6 maggio sono attesi i numeri di UniCredit e Banco Mps, il giorno successivo martedì 7 maggio quelli di Banco Bpm e l’8 maggio quelli di Bper.
Intanto venerdì scorso la Banca d’Italia ha comunicato l’attivazione della riserva per il rischio sistemico che sarà graduale e prevede: 0,5% delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5% entro il 30 giugno 2025. Nel complesso, Bankitalia ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia un SyRB (ovvero (systemic risk buffer, SyRB) pari all’1% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il SyRB, precisa una nota, va applicato a livello consolidato per i gruppi e a livello individuale per le banche non appartenenti a gruppi1
Sempre venerdì a mercati chiusi è arrivato il giudizio di DBRS Ratings che ha mantenuto invariato il rating della Repubblica Italiana a BBB (high) con Outlook stabile. Venerdì prossimo è atteso il verdetto di Fitch e a fine mese arriverà anche quello di Moody’s in calendario il prossimo 31 maggio.
In questo contesto movimenti a due velocità per le banche sul, Ftse Mib: se Banco Bpm e UniCredit sono le peggiori del listino con un calo di oltre l’1,2%, Banca Popolare di Sondrio viaggia controcorrente e avanza dello 0,6% circa.
A2a corre e conquista la vetta del Ftse Mib
A2a resta sotto i riflettori in Borsa, con un rialzo di quasi il 4% che le permette di stazionare in vetta al Ftse Mib. Rialzi che hanno spinto il titolo dell’utility lombarda tra le maggiori performance del mese tra le big del Ftse Mib (al momento è in vetta con un rialzo di oltre l’11% seguita da Banca Popolare di Sondrio e Bper rispettivamente a +10,7% e +9,3%).
A sostenere il titolo un report firmato da Kepler Cheuvreux secondo il quale A2a potrebbe rivedere al rialzo la guidance 2024 in occasione della pubblicazione il prossimo 14 maggio dei conti del primo trimestre 2024.
Intanto la scorsa settimana si è anche tenuta l’assemblea ordinaria di A2a che ha approvato il bilancio della società per l’esercizio 2023 ma anche dato il via alla proposta formulata dal consiglio di amministrazione di distribuire un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0958 euro da mettere in pagamento dal 22 maggio 2024 (data stacco cedola n. 27 il 20 maggio 2024) e record date il 21 maggio 2024.
Unipol: con Opa sale a oltre il 94% di UnipolSai
Seduta poco mossa per Unipol a Piazza Affari, con il titolo che si muove poco sotto la parità. Lo scorso 26 aprile 2024 il gruppo assicurativo bolognese ha annunciato che, in riferimento all’Opa lanciata su UnipolSai, gli azionisti di questa ultima hanno portato in adesione 274.957.646 Azioni, rappresentative di circa il 9,717% del capitale sociale du UnipolSai e pari al 65,656% delle azioni oggetto dell’offerta. E’ quanto si apprende dai dati provvisori di Equita Sim, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, al termine del periodo di adesione all’offerta.
Di conseguenza, tenendo conto delle azioni proprie (pari allo 0,006%) e di quelle che già deteneva (pari all’85,194% del capitale) Unipol è arrivata a detenere il 94,917% del capitale di UnipolSai, scatta l’Opa obbligatoria (ma non lo ‘squeeze out’ che viene autorizzato oltre la soglia del 95%). Bisognerà attendere i prossimi giorni per conoscere i risultati definitivi dell’offerta che, come recita un comunicato, saranno resi noti entro il 2 maggio.