News Notizie Notizie Italia Safilo: 2022 altro anno di crescita dei ricavi e miglioramento della marginalità

Safilo: 2022 altro anno di crescita dei ricavi e miglioramento della marginalità

27 Gennaio 2023 07:49

Nel 2022, le vendite nette preliminari di Safilo si sono attestate a 1076,7 milioni di euro, in crescita dell’11,1% a cambicorrenti e del 4,2% a cambi costanti rispetto ai 969,6 milioni di euro registrati nel 2021. E’ quanto ha annunciato Safilo con un comunicato, nel giorno (ieri 26 gennaio 2023) in cui il Consiglio di Amministrazione ha esaminato alcuni

dei principali dati preliminari dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Il 2022, ha rimarcato Safilo, è stato “un altro anno di crescita dei ricavi e di miglioramento della marginalità”.

La nota ha precisato che “i risultati economico-finanziari dell’intero esercizio saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione il prossimo 9 marzo 2023, quando verranno altresì approvati i target economico-finanziari di medio termine, che il management presenterà al mercato durante il Capital Market Day che si terrà a Milano nella giornata immediatamente successiva”.

Nell’esercizio 2022, le vendite organiche di Safilo “sono cresciute del 7,7% a cambi costanti, registrando un altro significativo miglioramento dopo quello del +10,5% messo a segno nel 2021 rispetto al 2019”.

Su base preliminare “Safilo ha chiuso l’esercizio 2022 con un EBITDA adjusted di circa 101 milioni di euro, pari a un margine sulle vendite di circa il 9,4% (10,3% prima dell’impatto IFRIC SaaS). L’EBITDA adjusted del 2022, pur se leggermente al di sotto delle attese del management, risulta in crescita di circa il 24% rispetto agli 81,5 milioni di euro registrati nel 2021, e con il margine in miglioramento di circa 100 punti base rispetto all’8,4% dell’anno precedente”.

Sempre su base preliminare, “al 31 dicembre 2022 l’indebitamento finanziario netto di Gruppo è risultato pari a circa 113 milioni di euro (circa 70 milioni di euro pre-IFRS 16, corrispondente a una leva finanziaria, anche pre IFRIC SaaS, di 0,7x), in leggera diminuzione rispetto ai 115,4 milioni di euro al 30 settembre 2022 (67,2 milioni di euro pre-IFRS 16, corrispondenti a una leva finanziaria, anche pre IFRIC SaaS, di 0,7x) e in leggera crescita rispetto alla posizione di 94,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (52,8 milioni di euro pre-IFRS 16, corrispondenti a una leva finanziaria, anche pre IFRIC SaaS, di 0,7x)”.

“Per area geografica – precisa il comunicato – nel 2022 l’Europa si è confermata il principale motore di crescita, con i più importanti mercati dell’area e il crescente business in Turchia e Polonia che hanno contribuito a un incremento dei ricavi del 12,3% a cambi correnti, del 12,0% a cambi costanti e del 16,1% a livello di vendite organiche”.

“Nell’anno, il mercato nordamericano ha beneficiato del rafforzamento del dollaro sull’euro, chiudendo in progressione del 6,8% a cambi correnti. L’andamento dei ricavi a cambi costanti invece, complessivamente in calo del 4,7%, è risultato sostanzialmente stabile rispetto al 2021 a livello di vendite organiche(-0,3%), a causa di una base di

comparazione particolarmente sfidante, soprattutto nel secondo semestre”.

Safilo ha puntualizzato che “i marchi di proprietà hanno rappresentato un traino importante alla performance complessiva di Gruppo, in particolare Smith, che con un ulteriore forte balzo delle vendite, si è confermato tra i marchi leader in un segmento e canale distributivo in grande sviluppo come quello degli occhiali e dei prodotti sportivi per l’outdoor. Anche Carrera e Polaroid sono nuovamente cresciuti a doppia cifra, grazie a una progressione che ha riguardato tutti i principali canali distributivi e tutte le categorie prodotto, e che ha permesso a Carrera di superare abbondantemente i livelli di business pre-pandemia”.

“È stato per Safilo un anno di solido miglioramento anche sul fronte del business in licenza, grazie soprattutto al buono

sviluppo registrato dalle collezioni dei principali marchi, e all’inserimento in portafoglio di nuove licenze che hanno

efficacemente contribuito a compensare le vendite realizzate nel 2021 con i marchi cessati”.