Piazza Affari paga il super-euro, Saipem e banche in affanno
Martedì difficoltoso per le Borse europee che pagano dazio davanti al nuovo prepotente rally da parte dell’euro. In chiusura il Ftse Mib ha ceduto lo 0,59% a 21.358 punti.
Il nuovo stop della riforma dell’Obamacare ha indebolito il dollaro facendo schizzare l’euro fino a quota 1,158. Intanto si avvicina l’appuntamento con la Bce che giovedì non dovrebbe mutare la propria impronta di politica monetaria anche se il mercato attende qualche possibile indicazione da Mario Draghi circa il possibile avvio del tapering in autunno.
Male le banche nonostante i dati Abi che hanno visto le sofferenze nette scendere ai minimi a tre anni a quota 76,5 miliardi di euro. Tra i peggiori Bper (-3,25%), Mediobanca (-2,05) e Unicredit (-1,77%). Sul fondo del Ftse Mib anche il titolo Saipem (-2,37%) dopo avere incassato la doppia bocciatura di Credit Suisse. La banca d’affari elvetica ha abbassato la raccomandazione su Saipem a underperform dal precedente neutral, con il prezzo obiettivo che è stato tagliato a 2,55 euro dal precedente 3,9 euro preoccupati circa la lentezza del recupero nell’Offshore E&C.