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Piazza Affari chiude in volata il primo semestre dell’anno, Ftse Mib sui massimi dal 2008

30 Giugno 2023 17:39

Giornata all’insegna degli acquisti per Piazza Affari e le altre borse europee, con il Ftse Mib che archivia la settimana e il semestre sopra quota 28.000 punti per la prima volta dal gennaio 2022. Un segnale di forza per il principale indice di Milano, che chiude la seduta in progresso dell’1,08% a 28.230,83 punti, sui massimi dal 2008. Acquisti in particolare su Iveco (+3,7%), che rinnova l’impegno con Shell per una mobilità a zero emissioni, ed Erg (+3,7%) dopo la vendita della centrale di Priolo per 190 milioni. In spolvero anche Diasorin (+3%) e Prysmian (+3,4%) mentre Leonardo (-0,3%) termina poco sotto la parità. In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione dell’eurozona, che hanno evidenziato un rallentamento al 5,5% a giugno dal 6,1% di maggio. Il dato core, tuttavia, ha accelerato dal 5,3% al 5,4%, rafforzando la prospettiva di altri due rialzi dei tassi da parte della Bce. Negli Usa, il core Pce (tra le misure di inflazione preferite della Fed) ha frenato leggermente, dal 4,7% al 4,6%, senza modificare sensibilmente le aspettative sulle prossime mosse della banca centrale, dopo che Powell in settimana ha lasciato sul tavolo l’ipotesi di due strette consecutive a luglio e settembre. A sostenere il sentiment contribuiscono le speranze di nuovi stimoli economici in Cina, dopo i dati di giugno che hanno mostrato una crescita dei servizi più debole del previsto e una contrazione dell’attività nel settore manifatturiero. Sul Forex, l’euro/dollaro si riporta sopra quota 1,09 mentre il dollaro/yen si stabilizza a 144,6 dopo che il ministro delle finanze giapponese ha affermato che il governo risponderà in modo appropriato a qualsiasi movimento eccessivo nel mercato valutario. Anche la banca centrale cinese ha affermato che interverrà per sostenere lo yuan, sui minimi da 15 anni. Tra le materie prime il petrolio (Brent) risale a 75,6 dollari al barile. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane pressoché invariato a 167 punti base con il decennale italiano al 4,06%.