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Piazza Affari cauta a fine ottava, occhi puntati su Fed e Bce della prossima settimana

Pubblicato 21 Luglio 2023 Aggiornato 24 Luglio 2023 09:20

Giornata poco mossa per le borse europee, in assenza di eventi di rilievo e in attesa delle riunioni delle banche centrali in programma la prossima settimana.
A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,14% a 28.855,09 punti, con acquisti in particolare su Recordati (+5%) dopo l’accordo con GSK per la commercializzazione di nuovi prodotti in 21 Paesi. Bene anche Inwit (+0,1%), Banca Generali (+0,8%) ed Eni (+0,7%) mentre perdono terreno Leonardo (-1,7%), Iveco (-1,2%) e Stm (-1,1%).
Nel frattempo, a Wall Street avanzano leggermente S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,2%) dopo i cali di ieri innescati dalle trimestrali deludenti di Tesla e Netflix e dai dati in calo sulle richieste settimanali di disoccupazione.
Secondo i dati raccolti da Bloomberg, i primi 86 titoli dell’indice S&P 500 hanno battuto nel 54,6% dei casi il consensus sulle vendite e per il 79% le previsioni sugli utili. La prossima settimana sono in programma i risultati di altri colossi come Microsoft, Alphabet e Meta Platforms.
I riflettori sono puntati soprattutto sulle decisioni di Fed e Bce (in calendario rispettivamente mercoledì e giovedì), che alzeranno i tassi di 25 punti base e manterranno con ogni probabilità un approccio dipendente dai dati.
In mattinata sono stati diffusi i dati sull’inflazione giapponese, lievemente superiore alle attese (3,3% a giugno), da valutare in vista del meeting della BoJ di venerdì prossimo. Le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno mostrato un incremento superiore alle attese, sottolineando la resilienza dei consumi nonostante l’inflazione elevata.
Sul Forex, l’euro/dollaro si stabilizza a 1,113 mentre il dollaro/yen è risalito a 141,6 dopo le indiscrezioni sul fatto che la BoJ (che si riunirà venerdì) manterrà inalterato il programma di controllo della curva dei rendimenti.
Tra le materie prime il petrolio (Brent) si mantiene sopra gli 80 dollari al barile. Movimenti contenuti nel comparto obbligazionario, con lo spread Btp-Bund poco sopra i 160 bp e il decennale italiano in calo al 4,06%.