News Notizie Indici e quotazioni Giornata all’insegna degli acquisti, Piazza Affari chiude a +2,5%

Giornata all’insegna degli acquisti, Piazza Affari chiude a +2,5%

21 Marzo 2023 17:40

Altra seduta positiva per le borse europee, sostenute anche dall’intonazione positiva di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano termina con un guadagno del 2,5% a 26.554 punti, con forti acquisti su Saipem (+7,6%), Unicredit (+7%) e Finecobank (+5,4%) mentre Erg (-0,7%), Terna (-0,65%) e Amplifon (-0,5%) registrano frazionali ribassi.

Le contromisure delle autorità per stabilizzare il settore finanziario e restituire serenità ai mercati stanno dando i loro frutti. Dopo il salvataggio di Credit Suisse, negli Usa si valuta la possibilità di assicurare temporaneamente i depositi al di sopra dell’attuale tetto massimo imposto dalla Fdic mentre il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha dichiarato che il governo è pronto a fornire ulteriori garanzie se la crisi bancaria dovesse peggiorare.

A Wall Street tenta il recupero First Republic (+42%), grazie anche al piano delineato da JPMorgan Chase per supportare l’istituto, dopo aver perso circa il 90% da inizio marzo a ieri.

Ora l’attenzione si sposta sulla riunione della Federal Reserve, che prende il via oggi per concludersi domani con un probabile aumento dei tassi di 25 punti base. Powell potrebbe confermare la necessità di ulteriori strette in futuro, anche se il mercato scommette sulla possibilità di tre tagli entro il 2024.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 181 punti base, con il decennale italiano in ascesa al 4,1%. Negli Usa il biennale sale al 4,14% e il decennale al 3,57%. Sul Forex, euro/dollaro in aumento a1,077 e dollaro/yen sopra quota 132. Tra le materie prime recupera terreno il petrolio, con il Brent a 74,5 dollari mentre l’oro si ridimensiona a 1.942 dollari l’oncia.

Dall’agenda macroeconomica odierna sono giunti l’indice Zew tedesco, che ha evidenziato un calo oltre le attese del sentiment degli investitori tedeschi, e i dati sulle vendite di abitazioni esistenti negli Usa, che segnano un balzo del 14,5% a febbraio, il primo aumento in un anno.