Confcommercio boccia il decreto dignità: ritorno al passato, freno per imprese del terziario e del turismo
Fredda accoglienza di Confcommercio alla prima misura del nuovo governo, il decreto dignità. “In attesa dell’annunciata riduzione del costo del lavoro, tutta da verificare, il governo decide di fare una grave marcia indietro sui contratti a termine introducendo, di fatto, forme di inutile e dannosa rigidità”, rimarca Confcommercio in riferimento alle norme sui contratti a termine contenute nel Dl Dignità approvato dal Consiglio dei Ministri. “Se l’obiettivo era quello di favorire la creazione di nuova occupazione – aggiunge Confcommercio – si va invece nella direzione opposta con l’aggravante di creare un periodo di incertezza e un ritorno del contenzioso. Le imprese del terziario e del turismo, le uniche che hanno creato nuova occupazione, anche durante le crisi avranno dunque un freno allo sviluppo e agli investimenti”.