Codacons boccia proposta di Confindustria: “Tassa sui contanti? Uno scherzo di pessimo gusto”
La tassa sui contanti è uno scherzo di pessimo gusto. Così Codacons boccia senza mezzi termini la proposta lanciata da Confindustria che prevede un credito d’imposta del 2% per pagamenti elettronici e una commissione del 2% sui prelievi Atm sopra i 1.500 euro, con un gettito stimato di 3,4 miliardi l’anno. Il tutto senza oneri per lo Stato. Lo sgravio del 2% si applicherebbe a chi paga mediante carta di credito, debito e prepagate nominative o bonifico bancario: il consumatore paga il prezzo pieno ma accumula un reddito che verrà contabilizzato e comunicato dalla banca di appoggio della carta di pagamento.
“Non è certo questa la strada da seguire per combattere l’evasione – spiega il presidente Carlo Rienzi. “L’utilizzo del contante è un diritto assoluto dei cittadini e tassarlo, oltre ad essere palesemente incostituzionale, darebbe vita ad una stangata miliardaria a danno dei consumatori. Una follia che nessun Governo sarebbe mai disposto ad accettare”. Inoltre per il Codacons una eventuale imposta di tale tipo produrrebbe una contrazione dei consumi e un impoverimento delle famiglie, con effetti deleteri per il commercio già pesantemente in crisi e per l’economia nazionale.