Borsa Tokyo +0,88%, giù borse cinesi dopo dati Pmi. Futures Usa poco mossi
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Azionario asiatico contrastato, con le borse cinesi che arretrano dopo la diffusione dell’indice Pmi manifatturiero della Cina, relativo al mese di agosto, che si è confermato in fase di contrazione per il quinto mese consecutivo.
Futures Usa poco mossi dopo la quarta sessione consecutiva di buy per Wall Street.
Alle 8.40 circa ora italiana i futures sul Dow Jones salgono dello 0,22%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq registrano variazioni pari rispettivamente a +0,06% e -0,01%.
ieri lo S&P 500 è salito dello 0,38%, il Dow Jones Industrial Average ha segnato un rialzo dello 0,11%, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,54%.
Gli ultimi guadagni hanno consentito ai tre indici azionari principali della borsa Usa di ridurre le perdite sofferte nel mese di agosto.
Il Dow Jones e lo S&P 500 si apprestano così a terminare il mese con una flessione, su base mensile, superiore a -1%, mentre il Nasdaq è pronto ad archiviare agosto con una perdita di oltre il 2%.
In Asia l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,88% a quota 32,619.34 punti.
Giù la borsa di Hong Kong (-0,22%) e la borsa di Shanghai (-0,41%).
La borsa di Seoul perde lo 0,32% mentre la borsa di Sidney sale dello 0,10%.
Le borse cinesi scontano per l’appunto il dato relativo al Pmi manifatturiero, che si è attestato a luglio a 49,7 punti, battendo le attese degli analisti di 49,2 punti e salendo rispetto ai 49,3 punti precedenti.
Il Pmi manifatturiero cinese è rimasto tuttavia in fase di contrazione, in quanto a un valore inferiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra).
Deludente inoltre il Pmi servizi della Cina, che si è attestato a 51 punti, al di sotto dei 51,2 punti stimati dal consensus e in calo rispetto ai precedenti 51,5 punti di luglio.
Dati contrastati dal fronte macroeconomico del Giappone:
Nel mese di luglio la produzione industriale del Giappone è scesa su base mensile del 2%, peggio della flessione dell’1,4% attesa dagli economisti. E’ quanto emerge dalla lettura preliminare del dato.
Notevole il peggioramento rispetto alla crescita precedente, pari a +2,4%.
Su base annua, il calo della produzione industriale è stato pari a -2,5%, peggio del ribasso dell’1,4% stimato e rispetto alla performance invariata di giugno.
Le vendite al dettaglio del Giappone sono balzate invece a luglio su base annua del 6,8%.
Il dato ha battuto le attese degli analisti, pari a un rialzo del 5,4%, e ha segnato un miglioramento significativo rispetto alla crescita pari a +5,6% di giugno (rivista al ribasso dal +5,9% inizialmente reso noto).
Su base mensile, le vendite al dettaglio del Giappone sono avanzate del 2,1%, dopo essere scese dello 0,6% di giugno.